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Vasca di espansione di Bettolelle, Mangialardi: “I ritardi della Regione faranno slittare l’ultimazione dei lavori”

Vasca di espansione di Bettolelle, Mangialardi: “I ritardi della Regione faranno slittare l’ultimazione dei lavori”

ANCONA – “Purtroppo per la realizzazione della vasca di espansione di Bettolelle temo che ci sarà ancora da aspettare parecchio, nonostante le rassicurazioni rese dall’assessore Aguzzi in consiglio regionale in risposta alla mia ennesima interrogazione volta a sollecitare l’ultimazione dei lavori. Aguzzi ci dice oggi che il progetto sarà completato entro l’anno, smentendo però l’impegno da lui stesso preso nell’ottobre del 2023, quando aveva dichiarato che l’intervento sarebbe terminato all’inizio di quest’anno. Da parte mia posso dire che, a fronte di un progetto pensato ormai oltre quarant’anni fa e divenuto un vero e proprio esempio di “mala burocrazia”, uno slittamento di qualche mese può starci. Tuttavia ho voluto approfondire la documentazione riguardante le recenti modifiche progettuali e temo che nei prossimi mesi l’assessore Aguzzi dovrà correggere e spostare nuovamente in avanti la data di ultimazione dei lavori, ben oltre la data del fine 2024”.

Ad affermarlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

“Una di esse – spiega Mangialardi – prevede la realizzazione di un secondo stralcio per un importo di 975 mila euro che ancora non è stato elaborato, nonostante che il decreto dell’aprile 2023 emesso dal Soggetto Attuatore degli Interventi di Mitigazione del Rischio Idrogeologico stabilisse il termine di dieci mesi per la progettazione e quindici mesi per la consegna dei lavori. Non vorrei che quello dell’assessore Aguzzi si riveli quindi un ulteriore annuncio a vuoto. Anche perché sappiamo tutti che la vasca di espansione di Bettolelle è fondamentale per mitigare il rischio idrogeologico, mettere al riparo la città da nuove possibili esondazioni ed evitare alla popolazione di vivere in costante allarme ogni volta che piove. Specialmente dopo gli interventi di rimozione dei sedimenti sul letto del Misa, che hanno reso più veloce la discesa del corso d’acqua verso la foce”.

 

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