Rebecchini sul Centro sportivo Saline: “Diffide nel vuoto e ambiguità nell’azione dell’assessorato”
Rebecchini sul Centro sportivo Saline: “Diffide nel vuoto e ambiguità nell’azione dell’assessorato”
di LUIGI REBECCHINI*
SENIGALLIA – Il concessionario (Uisp ed altri soggetti privati) del centro sportivo Saline non ha nemmeno provveduto alla progettazione dei lavori a suo carico ammontanti ad oltre 930 mila euro.
E’ quanto emerge dalla risposta che l’assessore allo sport Pizzi mi ha inviato a seguito di una mia precisa interrogazione finalizzata a comprendere l’azione di Giunta in ordine alla infinita e poco edificante querelle della gestione del centro sportivo delle Saline. Non solo.
Emerge dalla risposta dell’assessore (che glissa sul punto) che l’assessorato non ha chiesto al gestore, in forza dell’art. 5.2 del contratto di concessione, di “riformulare” le tariffe annuali. Scrive a tal proposito Pizzi che le tariffe sono quelle applicate “ab origine” e che, nel 2022, il gestore ha avanzato addirittura richiesta di aumentare ulteriormente le tariffe della piscina (procedimento che non ha avuto poi seguito). Dunque l’assessorato non si è mai avvalso, come a mio avviso avrebbe dovuto fare per garantire il reale diritto allo sport per tutti, della clausola contrattuale che consente al Comune una richiesta di “riformulazione”, anche ovviamente in termini di parziale riduzione. Infine, l’assessore allo sport dà conto del fatto che il Comune ha (giustamente) respinto la richiesta di riequilibrio del progetto di finanza (in pratica il gestore ha addirittura chiesto un incremento del contributo annuale in carico ai cittadini senigalliesi oggi ammontante ad oltre 319 mila euro) avanzata dai gestori diffidando il gestore stesso ad avviare progettazione e lavori. Senza nulla ottenere, aggiungo.
L’assessore infine ha rivelato, nella risposta scritta alla mia interrogazione, che lo scorso maggio è stato chiesto all’avvocato Roberto Paradisi la disponibilità ad accettare un incarico professionale finalizzato ad un parere pro-veritate per le valutazioni del caso. Il legale però avrebbe declinato la proposta di incarico offrendo la disponibilità (gratuita, occorre aggiungere) a fornire consigli e valutazioni tecniche all’ente. Non scrive l’assessore se poi questa disponibilità è stata o meno valorizzata né se, a fronte della risposta dell’avvocato Paradisi, è stato incaricato un altro legale. Eppure sono passati ben 10 mesi. Né infine spiega l’assessore se è intenzione dell’ente, a questo punto, dare seguito alle diffide inoltrate (e rimaste evidentemente un grido nel deserto) atteso che i mesi e gli anni trascorrono senza garantire il diritto allo sport a tutti, nuovi impianti coperti al centro tennis con conseguente apertura per tutto l’anno, spogliatoio nuovi e funzionali, nuovi impianti di illuminazione etc…
Vi è, in definitiva, una sostanziale paralisi nutrita da una ambiguità di fondo in cui avanza però il degrado e la fatiscenza del centro sportivo in cui (quanto meno nella zona del centro tennis) non viene nemmeno svolta opera di manutenzione ordinaria.
Il centro-destra, che nella passata consiliatura, si era giustamente opposto a questo progetto di finanza, aveva in campagna elettorale garantito equità nelle politiche sportive, pari opportunità a tutti i soggetti dello sport, efficienza e funzionalità. E’ troppo chiedere il rispetto dei patti con gli elettori?
*Consigliere comunale di Forza Italia – Senigallia