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Stefania Pagani: “A Senigallia sono stati tagliati troppi alberi”

Stefania Pagani: “A Senigallia sono stati tagliati troppi alberi”

di STEFANIA PAGANI*

SENIGALLIA – Viale Anita Garibaldi, via Ancona, via La Marca e viale dei Pini. E ancora via Don Minzoni, via Capri, lo stradone Misa, l’area ospedaliera. Cos’hanno in comune? L’essere state al centro di proteste legate all’abbattimento di alberi, di decine e decine di pini marittimi. Alberi ad alto fusto, caratteristici di città come la nostra Senigallia che sta lentamente ma inesorabilmente cambiando il suo volto verde.

Ogni abbattimento è lecito quando legato a ragioni di sicurezza e incolumità e purché alla cittadinanza vengano relazionate le ragioni da parte di un agronomo specializzato. È compito altresì dell’amministrazione comunale – in base anche al recepimento del protocollo di Kyoto – di ripiantumare un congruo numero di essenze.

Eppure quegli alti pini che dispensavano ombreggiatura, riparo e ossigeno, non sono stati sostituiti ovunque. Dove è stato fatto, è avvenuto sempre con essenze di tutt’altra specie, giovani e dalle peculiarità diverse, che impiegheranno decenni prima di offrire la stessa compensazione in termini di qualità dell’aria e della vita per chi abita in quelle zone.

Oltre al dato ambientale, su cui è necessario che tutti facciano delle riflessioni, vorrei anche sottolineare un altro aspetto. Quello del dialogo con i cittadini, quello del confronto lasciato in sospeso, quello del tirare dritto nonostante le numerose proteste di cui, ricordo, una è sfociata anche in un ricorso le cui spese i residenti hanno affrontato di tasca propria. Questa era l’Amministrazione che si è presentata agli elettori nel 2020 promettendo ascolto e coinvolgimento della società civile. La stessa società civile sfruttata in ambito politico ed elettorale pur di vincere le elezioni.

Proprio questa Amministrazione sta però agendo lungo un percorso tracciato, in barba alle richieste di cittadini e associazioni ambientaliste che continuano a chiedere una gestione diversa del verde, lasciando dietro di sé nuovamente dissenso, rammarico e sconcerto. Forse è arrivato il momento di rivedere questa strategia, di tornare ad ascoltare le istanze dal basso, di dare una vera centralità ai cittadini, desiderosi di protagonismo senza secondi fini.

*Consigliere comunale Vola Senigallia

 

 

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