IN PRIMO PIANOL’INTERVENTOPOLITICASENIGALLIA

Affossata a Senigallia la realizzazione di un grande centro sportivo per i giovani

Affossata a Senigallia la realizzazione di un grande centro sportivo per i giovani

Roberto Paradisi: “L’ambizioso progetto si è volatilizzato perché arriva la sartoria di Prada”. “Esisteva la proposta di un privato per realizzare un grande centro polivalente”

di ELPIDIO STORTINI

SENIGALLIA – Una volta, i partiti, prima di far eleggere i loro rappresentanti, li preparavano doverosamente. Primo obbligo: impegnarsi per gli altri, per la collettività.

Ma ormai, in questo bistrattato ventunesimo secolo, non c’è più tempo per niente. E ci si improvvisa. Ci ritroviamo così con esponenti politici che votano continuamente le proposte avanzate da qualche loro collega e poi, magari, di tanto in tanto, prendono la parola per pronunciare qualcosa. Per il resto, grazie anche ai social, apprezzano tutto ciò che viene fatto. Senza mai preoccuparsi di esaminare a fondo le questioni. Senza guardare né al passato, né tantomeno al futuro del territorio che rappresentano.

Una politica, questa, che non ci piace e che, soprattutto, non può mai risultare utile alla collettività.

Diciamo questo dopo aver letto, questa mattina, un intervento dell’ex consigliere comunale di Senigallia, avvocato Roberto Paradisi, da tanti anni impegnato a portare avanti – e difendere – gli interessi dei nostri giovani.

Roberto Paradisi parte con una premessa doverosa: “Un privato – scrive -, con il proprio patrimonio e i propri immobili, fa quello che vuole. Non siamo in Unione Sovietica. Tale diritto è sacro e inviolabile”.

E poi passa al problema. “Detto ciò – afferma l’esponente di Unione Civici Marche -, esisteva una proposta di un privato, con tanto di progettazione di massima, per realizzare in un capannone un grande centro polivalente sportivo per giovani, con aree dedicate allo sport agonistico e amatoriale, aree dedicate alla lettura e allo studio, alla socializzazione, al ristoro. Una grande idea sociale che passava per l’unica medicina odierna di certo malessere giovanile: lo sport e il mondo sano che lo circonda.

“In una realtà cittadina priva di impianti sportivi seri e con carenza cronica di spazi dedicati e con un assessore che lavora da 3 anni per affossare lo sport, quel progetto era una manna dal cielo”, aggiunge l’ex consigliere comunale.

“Poi, improvvisamente, la notizia che quel progetto (ambizioso e sul quale vi era la convergenza, al momento limitata a propositi, delle società sportive più attive della città) si è volatilizzato perché arriva la sartoria di Prada. Tutto lecito. Un privato – prosegue Paradisi – non può essere chiamato per forza a fare il mecenate (ma quanto ne avrebbe bisogno la nostra città!).

“Ma leggere commenti entusiasti di certi assessori e amministratori che non riescono a vedere al di là della prospettiva del proprio naso, è disarmante. Inidonei, incompetenti politicamente, inadeguati. Rispettare le scelte private è sacrosanto. Festeggiare il tramonto del progetto sociale più ambizioso degli ultimi 30 anni è roba da chiodi”, aggiunge l’avvocato Roberto Paradisi.

E noi, nel sottolineare quanto affermato dall’esponente di Unione Civici Marche, possiamo aggiungere una sola cosa: è giunto il momento di abbandonare il politichese e mettersi seriamente a guardare, tutti insieme, al bene di Senigallia. Un bene che si può fare – ed ottenere – soltanto con proposte serie e concrete. Che vanno poi seguite e portate avanti con intelligenza. Di capannoni abbandonati per avviare un’attività imprenditoriale, anche nella nostra città, ce ne sono fin troppi. Mentre per i nostri giovani gli spazi a disposizione per poter crescere bene sono sempre meno.

 

 

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