Campanile: “Gli alberi potati non devono assomigliare ad attaccapanni”
Campanile: “Gli alberi potati non devono assomigliare ad attaccapanni”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Senigallia non ha (ancora) un “piano del verde” e si limita ad interventi spot senza uno sguardo d’insieme e proiettato nel futuro. A tre anni e mezzo dalla conquista della città l’Amministrazione Olivetti non parla.
Il bosco urbano della Cesanella è lì senza un futuro, qualche volta si sacrifica un verde pubblico attrezzato per bambini per farci un parcheggio (lungomare sud area verde Fratelli Bandiera), si abbattono alberi senza un’adeguata iniziativa di rimpiazzo, si capitozzano indiscriminatamente gli alberi esistenti, non si programmano nuovi spazi verdi neanche dove si costruiscono nuovi insediamenti abitativi. Il verde, a quanto pare, non va di moda dalle parti della Lega.
A proposito di capitozzature c’è da riflettere se sia ora di invertire le abitudini riducendole di parecchio a favore di potature, più costose ma più idonee a mantenere adeguato il patrimonio arboreo della città.
Le capitozzature consistono nel tagliare tout court i rami con foglie lasciando gli scheletri lignei che assomigliano tanto a spaventapasseri. Ma poiché le foglie (ed i rami su cui si innestano) servono alle piante per generare la sintesi clorofilliana, ecco che gli alberi le riproducono con maggiore velocità ricreando, dopo un anno o due, la stessa situazione di partenza mentre nel frattempo la pianta si è indebolita. La riduzione del fogliame e soprattutto dei rami richiede successivamente un grande sforzo energetico togliendo risorse alla difesa contro parassiti e stress abiotici. Tra l’altro tra un albero capitozzato ed uno con tanti rami c’è anche una notevole differenza estetica.
Allora perché si sono sempre fatte? Perché costano di meno rispetto alle potature e richiedono molta meno competenza da parte del personale. Un po’ come andare dal barbiere e farsi rasare ogni volta a zero anziché “sistemare” la capigliatura fluente e riccioluta in base alla tipologia del viso e dei capelli stessi. La capitozzatura ha senso come intervento soppressore in caso di sicurezza oppure per interventi a testa di salice per motivi colturali.
A parte quindi una maggiore accortezza nella scelta delle nuove piantumazioni è ora che l’assessore leghista al verde si svegli e spieghi ai senigalliesi che cosa ha in testa e che si concretizzerà nei prossimi lustri. Oppure dica se è sua intenzione, una volta perso il potere, ritornare in terra padana disinteressandosi di quello che saranno costretti a subire i senigalliesi grazie all’inerzia progettuale caratteristica del suo mandato assessorile.
*Consigliere comunale Senigallia
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