Le storie di Ostra, un’opera inedita al Teatro comunale La Vittoria
Le storie di Ostra, un’opera inedita al Teatro comunale La Vittoria
OSTRA – E’ tutto pronto al Teatro comunale “La Vittoria” di Ostra per accogliere la squadra di artisti e tecnici, che cura l’allestimento de “Le storie di Ostra”, un’opera da camera inedita, che nel sottotitolo recita: “Sette camere da opera per soprano, baritono, attore, ensamble e fondali”.
Già, perché sul palco un ruolo da protagonisti lo ricoprono anche i sette fondali ottocenteschi, che completano la dotazione delle macchine di scena storiche, di cui il Teatro di Ostra è custode, dal momento della sua ricostruzione nel 1863.
In attesa che l’UNESCO si pronunci rispetto alla candidatura a patrimonio dell’umanità, insieme con gli altri sessantuno Teatri Storici delle Marche, quella di sabato 6 aprile sarà una preziosissima occasione per ammirare di nuovo i fondali, recuperati dall’abbandono, anche grazie all’incontro con il direttore dei Musei di Versailles, che, in visita al Teatro di Ostra con la sua equipe, ha approntato un primo intervento di “salvataggio”.
Ogni fondale ha ispirato una ambientazione dell’inedita opera da camera e tutti insieme hanno offerto il canovaccio su cui il librettista, Gabriele Micheli, ha costruito il racconto.
Le musiche sono state composte da docenti della Puccini International Opera Composition Academy di Lucca e dai finalisti della masterclass per composizione, che si è conclusa ad Ostra, dopo un percorso che è partito da Lucca e ha sostato a San Daniele del Friuli. Incontro fondamentale è stato quello con Girolamo Deraco e Alessandro Bianchi, rispettivamente direttore artistico e direttore esecutivo del Puccini Chamber Opera Festival di Lucca, incontro reso possibile grazie a precedenti collaborazioni professionali con l’artista lirico Michela Bregantin, da qualche tempo residente a Ostra.
Il Festival sta per tagliare il nastro della settima edizione e lo fa proprio il 6 aprile prossimo a Ostra, in via eccezionale, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della morte di Giacomo Puccini. L’idea che guida il Festival è offrire uno spazio dedicato alla musica contemporanea, alla sperimentazione, in un dialogo tra tradizione e ricerca, tra radici e percorsi futuribili, coerente con l’ispirazione, che ha sempre accompagnato l’attività compositiva del maestro Puccini, a cui l’Accademia e il Festival di Lucca sono intitolati.
E questa idea è stata veicolata in “Ichnè: tracce contemporanee”, il progetto, con cui è stata siglata la collaborazione tra Comune di Ostra-Ass.to alla Cultura e l’Accademia Puccini di Lucca. E quindi piena accoglienza a qualunque inclinazione musicale, anche alle suggestioni offerte dalla tecnologia più avanzata, ma senza tradire i requisiti della tradizione operistica italiana.
La modernità chiede semplificazione e semplificare è un’operazione complessa: tempi molto contenuti, allestimento essenziale, facilmente trasportabile, ma ugualmente capace di emozionare, senza artefatti autoreferenziali, senza enfasi. Musica, canto, parola e danza racconteranno di Ostra, abbracciati dai setti fondali, che idealmente rappresenteranno una storia, che affonda le radici in un tempo lontano, ma è pronta ad affrontare creativamente le sfide del futuro.
Complesso anche il lavoro del direttore di palcoscenico, Federico Balestro, che dovrà predisporre e manovrare in sequenza i sette fondali storici, tutti bisognosi di un attento e accurato restauro conservativo, ma assolutamente capaci, anche loro, di stupire ed emozionare. Il contributo di Ostra a questo progetto non poteva limitarsi ai fondali, per quanto preziosi e ricchi di fascino: nell’organico degli artisti, infatti, tre, un soprano e due musicisti, sono ormai parte della comunità di Ostra, conosciuti e amati professionisti, ciascuno con un prestigioso curriculum, che racconta di successi nazionali e internazionali: Michela Bregantin, Filippo Macchiarelli, Michele Paolino.
Dunque appuntamento sabato 6 aprile, alle ore 21.00, al Teatro Comunale di Ostra per una “prima” assolutamente imperdibile.
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