Gennaro Campanile: “Il presidente Bello ruggisce soltanto con la Uisp”
Gennaro Campanile: “Il presidente Bello ruggisce soltanto con la Uisp”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Amo Senigallia ha chiesto l’audizione in Commissione Bilancio del gestore degli impianti sportivi alle Saline (del quale la Uisp è socio di maggioranza) e dell’Assessore allo Sport, per ascoltare senza filtri le versioni di entrambi sulla questione della convenzione, delle manutenzioni, degli investimenti. Da tempo infatti si assiste ad una situazione che impedisce un sano rapporto tra Ente Pubblico e Ente Privato a tutto discapito della fruibilità degli impianti stessi che, è bene ricordarlo, sono pubblici e rivestono un importante ruolo sociale.
Il gestore ha risposto picche all’audizione adducendo motivazioni varie. Un atteggiamento lecito ma grave sotto il profilo politico redarguito a brutto muso dal presidente Bello che, in una lunga missiva, in punta di diritto ha sostenuto la piena legittimità della richiesta di Amo Senigallia. Una lettera dura, circostanziata, piena di richiami normativi. Un furore dettato da malsano orientamento partitico oppure sana salvaguardia del ruolo istituzionale di un consigliere?
Lasciamo ai cittadini la risposta confrontando il comportamento del presidente Bello in una circostanza analoga ma questa volta che coinvolge la III Commissione consiliare guidata dal compagno di partito (Fratelli d’Italia) Liverani.
A Liverani infatti, circa due anni fa Amo Senigallia ha richiesto l’audizione, in piena crisi energetica, di alcuni fornitori molti importanti per il Comune. La richiesta è stata fatta per iscritto e poi sollecitata continuamente fino a quando, più di un anno fa, in occasione di una seduta il presidente Liverani ha promesso di effettuare le audizioni entro giugno 2023. Avete letto bene, giugno 2023.
Non è successo nulla. A dicembre denuncia in Consiglio comunale. Nulla. A marzo Bello scrive a Liverani una lettera dolce dolce richiamando la necessità di convocare CPL CONCORDIA, ECO DEMOLIZIONI, ATLANTIS procedendo di concerto con lui stesso. Non è successo ancora nulla a distanza di quasi due mesi.
Che le audizioni fossero importanti lo si è capito ieri, martedì, in Commissione dove sono emersi debiti fuori bilancio ed aumento TARI, in parte consistente riconducibili ai fornitori di cui è stata richiesta l’audizione. Approfondimenti necessari ma impossibili per la tempistica imposta da Liverani-Bello: in Consiglio sarà tutto affrontato in modo striminzito, con tempi contingentati, senza possibilità di rimandare ad approfondimenti. Paura di una realtà differente dai proclami?
Pe la stessa circostanza (chiamare qualcuno in Commissione), con la Uisp Bello mostra i muscoli mentre con il compagno di partito “resta in attesa di una cordiale comunicazione di rito”. “Cordiale”?? “Di rito??”, “Tempestiva, immediata, senza ulteriore rinvio“ sarebbero stati più appropriati; “cordiale” non dà l’idea di imporre rimedio ad una dilazione ingiustificata ed ingiustificabile ma a due amiconi che se la suonano e se la cantano. L’onnipresente Bello presenzia, comunica, propone, convoca, approva, concorda, ruggisce pure con la UISP e poi diventa mite come un agnellino con il compagno di partito che si comporta, istituzionalmente, in modo ben più grave.
Questi i fatti. Adesso i concittadini possono valutare se il presidente Bello eserciti o meno il suo ruolo istituzionale con l’imparzialità che richiede il ruolo oppure se legge i fatti con gli occhiali della partigianeria. Da come si comporta l’Amministrazione Olivetti sembra di vedere un gruppo dirigenziale non idoneo a gestire una città in modo diverso da un club di amici.
*Consigliere comunale Senigallia
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it