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Venerdì sera all’auditorium San Rocco Alleanza Verdi Sinistra aprirà la campagna elettorale per le Europee

Venerdì sera all’auditorium San Rocco Alleanza Verdi Sinistra aprirà la campagna elettorale per le Europee

SENIGALLIA – Alleanza Verdi Sinistra aprirà la campagna elettorale per le Elezioni Europee venerdì 17 maggio alle ore 21,15 all’Auditorium San Rocco di Senigallia.

Alla manifestazione interverranno i candidati della Circoscrizione Centro Italia: Agnese Santarelli (nella foto), Luca Boccoli e Massimiliano Smeriglio.

Agnese Santarelli

avvocata, iscritta a Sinistra Italiana sin dalla sua fondazione e capogruppo di Jesi in Comune nel consiglio comunale di Jesi, da sempre di parte, antifascista e femminista.

“La mia è una candidatura di militanza, del territorio, di chi da sempre fa politica dentro e fuori le istituzioni, al servizio di un progetto plurale, accogliente, collettivo e senza confini.

Perché credo sia il tempo della responsabilità e del coraggio, contro la paura e l’indifferenza, per provare ad invertire la rotta.”

Luca Boccoli

il candidato più giovane della circoscrizione centro, 23 anni. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo Cooperazione e Sviluppo, con tesi sperimentale per implementare nuovi metodi per combattere la desertificazione dei terreni Agricoli in Burkina Faso. È stato attivista Fridays For Future e attualmente è uno dei 2 coportavoce dei Giovani Europeisti Verdi (GEV).

Nel 2020 Repubblica lo ha inserito all’interno dei 10 attivisti under 25 che rappresentano la nextgeneration impegnata a cambiare l’Italia. Nel 2023 è stato nominato dall’Espresso come uno delle 60 giovani promesse della politica italiana.

“Mi sono candidato perché voglio rappresentare la mia generazione nelle istituzioni europee. Attualmente solo 2 eurodeputati su 705 hanno meno di 30 anni. Voglio costruire un’Europa federalista che sia costruttrice di pace e che stia dalla parte dei più deboli e non dalla parte delle multinazionali. Un’Europa che superi i trattati di Dublino e che accolga chi scappa da guerre fame e povertà. Un’Europa del servizio sanitario universale e del salario minimo. Un’Europa della neutralità climatica che tenga conto non solo delle generazioni presenti ma soprattutto delle future che ancora devono nascere.”

Massimiliano Smeriglio

professore universitario associato Facoltà di Scienze della Formazione è europarlamentare uscente. Coordinatore della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo.  Editorialista per diversi quotidiani come Il manifesto e L’Unità. È stato vicepresidente della regione e deputato per due legislature.

“Sono un uomo di sinistra, ambientalista e pacifista.
Come formatore, nel mio impegno per accompagnare ragazzi e ragazze nel percorso di crescita, ho capito che ciascuno di noi ha una scintilla interiore. E ho sempre cercato di tenere accesa quella luce. Contro l’abbandono, l’indifferenza, la bruttezza, per redistribuire risorse e opportunità: di accesso ai saperi e alla conoscenza, di inclusione, di riscatto per chi parte svantaggiato.

La politica ha bisogno di una visione, della volontà di difendere valori, idee, passioni.
Ma la politica in cui credo, in Italia e in Europa, vuole coniugare quelle idee con vere pratiche di cambiamento. Tenendo salde le radici sul territorio, perché è nelle comunità locali che ci si batte per la giustizia sociale, ambientale, contro razzismo e patriarcato.
Il cambiamento non si fa da soli, da un computer, ma insieme, testimoniando con tanti altri un diverso modo di stare al mondo, contrastando rancore e solitudine.

L’Europa si trova a un bivio cruciale. Da una parte, c’è la possibilità di seguire una strada che porta a conflitti e instabilità, come dimostrato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla crisi nella Striscia di Gaza. Questa direzione comporta un aumento delle spese militari, l’adozione di politiche autoritarie e la riduzione del welfare. È una strada che rischia di moltiplicare i conflitti e alimentare l’escalation militare.

Dall’altra parte, l’Europa ha l’opportunità di recuperare il suo ruolo storico di costruttrice di pace, promuovendo la diplomazia, la mediazione e il disarmo. Questo significa abbracciare un mondo multipolare, favorendo la cooperazione e la solidarietà tra diversi sistemi piuttosto che mantenere alleanze militari contrapposte.

La crisi climatica rappresenta un’altra sfida interconnessa alla pace. Il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza dell’umanità, e solo politiche ambiziose possono contenere l’aumento delle temperature sotto 1,5°C ed evitare una catastrofe ambientale. Il Green Deal europeo è uno strumento fondamentale per affrontare questa emergenza, ma è sotto attacco da parte di forze politiche conservatrici. Difendere e rafforzare il Green Deal è essenziale per raggiungere la neutralità climatica e costruire un’Europa alimentata al 100% da energie rinnovabili entro il 2040.

La transizione ecologica offre un’opportunità unica per ripensare il nostro modello socio-economico, redistribuendo potere e risorse. Le comunità energetiche sono un esempio di come sia possibile rifondare il sistema produttivo sulla base della sostenibilità ambientale e sociale.

È nostro dovere difendere i diritti individuali e sociali, spesso trascurati, e sfruttare questa opportunità per costruire un’Europa femminista, accogliente e inclusiva.

La condizione è uscire una volta per tutte dalla stagione dell’austerità, che alimenta le disuguaglianze, minando i pilastri dell’uguaglianza come sanità e istruzione pubblica, e concentra la ricchezza nelle mani di pochi.

La lotta comune alla pandemia ci ha dimostrato come sia possibile per la BCE garantire la tenuta dei bilanci pubblici e insieme l’espansione della spesa pubblica, come sia realizzabile finanziare piani di investimenti comunitari attraverso l’emissione di debito comune, come logiche di solidarietà possano imporsi sugli egoismi nazionali.

La recente riforma del patto di stabilità ci dimostra invece quanto sia forte la tentazione di tornare indietro.

Non ce lo possiamo permettere, così come non possiamo tollerare che continuino pratiche di dumping sociale, fiscale e ambientale che minano alla radice la sostenibilità e credibilità del progetto europeo.

Dobbiamo adottare una “clausola della migliore condizione” per armonizzare al più alto livello i diritti sociali, gli standard ambientali e i salari, contrastando il dumping sociale, fiscale e ambientale.

I sovranisti cercano di smantellare lo stato di diritto, come visto in Polonia e Ungheria. In Italia, si assiste a tentativi simili che devono essere contrastati con forza. È essenziale riaffermare i diritti umani fondamentali in tutto il territorio europeo.

L’Europa è ad un bivio: deve scegliere tra la via delle armi e della guerra o quella della pace, investendo nella transizione ecologica, nel lavoro e nei diritti umani. Noi scegliamo di osare, di stare dalla parte delle persone e dell’ambiente, e di costruire un’Europa possibile.

Qui è possibile leggere il programma di Alleanza Verdi Sinistra per le elezioni europee 2024:

https://verdisinistra.it/programma-elezioni-europee-8-e-9-giugno-2024/

 

 

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