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Niente finale per il Banco Marchigiano-Subissati Senigallia

Niente finale per il Banco Marchigiano-Subissati Senigallia

SENIGALLIA – Non riesce l’accesso ad una storica finale al Banco Marchigiano-Subissati del coach Roberto Paradisi, che al palasport del Campo Boario, dopo aver perso 3-1 in trasferta, batte il Gabicce Gradara 3-1 ma poi perde il Golden Set, influenzato dal clima creatosi in precedenza a causa del comportamento di alcuni sostenitori ospiti. Un comportamento che aveva portato alla sospensione del match e che potrebbe anche portare ad interventi della Federazione sull’esito dello stesso.

Questi i parziali: 25-12 17-25 25-23 25-23 Golden Set 9-15.

Le nero-azzurre hanno dato l’anima con Julia Gordon in campo in lacrime nonostante un infortunio al ginocchio e con la squadra rimaneggiata rispetto alla stagione regolare.

Gara rovinata e condizionata da una buona parte del pubblico ospite che, dopo una serie di insulti verso squadra e pubblico locale, è arrivato a lanciare una bottiglia d’acqua in campo alla fine del quarto set, sfiorando una giocatrice nero-azzurra. A questo gesto è poi seguito il lancio di una seconda bottiglia verso un dirigente nerazzurro e verso il secondo arbitro, entrati in campo per verificare la situazione, senza essere colpiti.

Nonostante questo gli arbitri, dopo aver sospeso la partita per 15 minuti e nonostante il tecnico nero-azzurro Paradisi avesse rappresentato la mancanza delle condizioni di sicurezza per le proprie atlete, hanno deciso di far continuare l’incontro che è ripreso dopo l’arrivo dei carabinieri in palestra e tra la paura fisica delle giocatrici di casa di essere colpite da oggetti lanciati dagli spalti.

Inevitabile che un tale clima abbia condizionato il Golden Set, tra l’altro giocato con il sestetto neroazzurro nella parte di campo di fronte alla tribuna ospite, parte della quale continuava ad inveire.

Alla vigilia della partita la società Gabicce Gradara, all’insaputa della US Pallavolo, con una mossa che sconcerta, aveva presentato un esposto totalmente infondato al Comune di Senigallia – sezione Protezione Civile – evocando una presunta inagibilità del campo Boario, in realtà perfettamente agibile ed autorizzato alla presenza di 100 persone.

A questo punto la società senigalliese si riserva possibili azioni, a livello federale, e preannuncia una denuncia querela alla Procura della Repubblica per il reato del lancio di bottiglie in campo. “Si andrà fino in fondo”, assicura il club neroazzurro.

Tornando al match giocato, l’applauso, commosso, del pubblico alla squadra di casa, dice tutto: una stagione straordinaria, storica, mai l’Us Pallavolo Senigallia si era spinta così vicina alla serie B.

Una stagione regolare dominata, un play-off giocato con grande carattere nonostante assenze pesanti e un regolamento che di certo non favoriva chi nel corso del torneo aveva condotto un campionato strepitoso dalla prima all’ultima giornata.

Un plauso alla squadra che arriva pure dalla società del presidente Zazzarini che lo estende anche al pubblico, sempre educato e rispettoso come nello stile di un club che educa i propri ragazzi a comportamenti differenti rispetto a quelli osservati sabato sera al Campo Boario.

Ed oggi è stata diffusa anche una nota ufficiale della US Pallavolo Senigallia. “Non vi erano più, alla fine del quarto set, le condizioni di sicurezza e di serenità fisica da parte delle atlete senigalliesi per giocare il golden set. Questo è stato rappresentato nell’immediato agli arbitri da parte del tecnico nero-azzurro. Gli arbitri, crediamo al solo fine di non eccitare ulteriormente violenze da parte della tribuna ospite, hanno deciso comunque di far giocare formalmente in quelle condizioni di timore, il set decisivo. La partita si è di fatto conclusa con il 3-1. Se dovesse passare l’idea che si può vincere a queste condizioni e con tali modalità intimidatorie nei confronti di una squadra, finirebbe lo sport”.

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