Il sindaco di Senigallia al Pd: “Polemizzate per nascondere i limiti della vostra azione politica”
Il sindaco di Senigallia al Pd: “Polemizzate per nascondere i limiti della vostra azione politica”
SENIGALLIA – In una città turistica ove il maltempo non consente ancora lo sviluppo di quella che è la sua attività economica principale, esplode la polemica politica.
Tra il Pd ed il sindaco di Senigallia non c’è mai stato un ottimo rapporto. Gli scontri verbali sono stati continui. Ed oggi registriamo così una nuova presa di posizione del sindaco Massimo Olivetti che replica duramente agli esponenti del Partito democratico, accusandoli di polemizzare continuamente per nascondere i limiti della propria azione politica.
“Ho sempre condotto il mio mandato amministrativo – scrive il sindaco di Senigallia – sulla base di due semplici principi: il rispetto delle norme e l’attenzione alla sicurezza dei luoghi pubblici, ed anche di fronte alle richieste avanzate dal PD locale ho seguito questa condotta.
“E’ notorio che siamo in piena campagna elettorale per le europee, un periodo regolamentato dalla legge, finalizzato a concedere ad ogni partito ed ogni candidato gli stessi diritti e quindi a regolamentare gli spazi loro concessi.
“Come tutte le tornate elettorali, la legge impone ai Comuni e quindi ai Sindaci di individuare gli spazi in cui possono svolgersi i comizi e quindi il volantinaggio.
“A Senigallia gli spazi in cui effettuare il volantinaggio politico elettorale sono in Piazza Roma ed in Piazza del Duca (una scelta che non abbiamo modificato rispetto a quanto stabilito dalla Giunta Mangialardi, di cui la Bomprezzi faceva parte, votandola).
“Il Sig. Massimo Barocci, non in proprio ma in qualità di legale rappresentante del Partito Democratico, ha chiesto l’occupazione del suolo pubblico per effettuare volantinaggio per il giorno 18 maggio in Via Rossini al civico 39/41 lato fiume.
“La domanda di sola occupazione di suolo pubblico con un gazebo ha avuto parere negativo dall’Ufficio della Polizia Locale, per il posizionamento del gazebo “per ragioni di sicurezza” mentre per quanto riguarda il posizionamento del tavolo la richiesta del PD (e non di tutte le liste di minoranza consiliare come viene detto) non poteva essere accolta dal Sindaco in quanto in luogo diverso da quelli indicato per effettuare attività di propaganda.
“Quello che oggi i vertici del PD strumentalmente chiama “fatto preoccupante” altro non è quindi che il rispetto della normativa vigente, che ribadisco, vale per tutte le organizzazioni partitiche.
“Per quanto riguarda la Festa dell’Unità ai Giardini Morandi, c’è’ un altro evidente problema. La richiesta di occupazione del suolo pubblico fatta dal PD regionale è stata fatta per i giorni dal 16 al 21 luglio, proprio durante la settimana della Festa della Rotonda, circostanza certamente nota ai vertici del partito senigalliese.
“Come ogni anno in quel periodo, infatti, il Comune allestisce nel Piazzale della Libertà un palco con circa 300 sedie per gli spettacoli organizzati dal Comune.
“Quell’area rappresenta l’accesso e l’uscita della zona in cui insistono i Giardino Morandi ed il prospiciente parcheggio, peraltro molto frequentato, visto che in quella zona insistono diversi locali e ristoranti.
“Organizzare una manifestazione in quell’area, in concomitanza con le manifestazioni previste davanti la Rotonda rappresenta un potenziale problema di sicurezza, ecco perché è stato comunicato il diniego con la seguente motivazione “La sovrapposizione di tante attività in spazi contigui non solo crea disagi alla gestione in sicurezza di ogni singolo evento ma anche problemi di gestione del traffico sia pedonale che veicolare”.
“Anche in questo caso il rispetto della normativa e della sicurezza dei luoghi ha prevalso sull’organizzazione della manifestazione politica.
“Questi i fatti che posso dimostrare in qualsiasi momento.
“Sono rimasto veramente basito di fronte ad una così palese strumentalizzazione da parte dei rappresentanti del Partito democratico locale, organizzata solo per cercare di innestare una sterile polemica per nascondere, dietro una così sterile polemica, i limiti della propria azione politica”.
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