Troppi olmi secchi lungo le strade, Mazzufferi e Omenetti interessano Mangialardi
Troppi olmi secchi lungo le strade, Mazzufferi e Omenetti interessano Mangialardi
Nei giorni scorsi il consigliere aveva sollevato il problema in Regione
SENIGALLIA – Gianluigi Mazzufferi e Giuseppe Omenetti hanno inviato una lettera aperta al consigliere regionale Maurizio Mangialardi.
“Egregio consigliere riguardo a problema della “grafiosi dell’olmo”, da lei sollevato nel Consiglio di cui fa parte, sollecitando un intervento della Regione al riguardo, vogliamo farle presente che da oltre due anni e mezzo, un gruppo di ambientalisti da noi rappresentato, dopo aver inutilmente sollecitato il Comune di Senigallia, a preoccuparsi di tale epidemia per il seccume di tale specie protetta, spontanea e molto comune lungo le nostre strade, lo aveva, da tempo (quasi un anno fa), anche nuovamente richiesto all’assessore regionale all’ambiente – Stefano Aguzzi – che, come ormai d’uso dalle nostre pubbliche amministrazioni, non ha neppure risposto.
“Quello che evidenziavamo era, appunto, che tale epidemia di una specie così diffusa lungo le nostre strade, causava il moltiplicarsi delle piante secche lungo di esse, con conseguente pericolo alla circolazione per i prevedibili schianti sulla carreggiate determinati dalla marcescenza dei tronchi e/o da forti venti ( come verificatosi alcuni mesi or sono,quando, a causa delle raffiche, molte strade di campagna ,hanno dovute essere chiuse al traffico per i tronchi cadutivi, per fortuna senza danni alle persone ), un danno ambientale, per il depauperamento del patrimonio vegetale da cui dipende la nostra ossigenazione ed infine paesaggistico,incidendo negativamente sulla bellezza del nostro territorio( e sul gradimento nostro e turistico ).
“Di tutto ciò, che ora sembra interessare anche lei, certo la Regione dovrebbe preoccuparsi, come ad esempio ha fatto la provincia di Macerata in data 14/12/23, con un “Avviso pubblico” del suo dirigente ufficio tecnico viabilità, nel quale, dopo aver rappresentato, sia il pericolo per la circolazione e la pubblica incolumità, sia i compiti degli enti proprietari di garantirne la sicurezza e tutela ,sia la normativa regolatrice, ha rappresentato i vari obblighi gravanti sugli enti proprietari e frontisti avvertendo delle conseguenze anche penali.
“Tale “preoccupazione”, espressa anche da tante “ordinanze” sindacali (riportate sul web), che riguardano gli stessi adempimenti urgenti, il nostro gruppo chiede ora anche a lei di sostenere questa iniziativa, anche sollecitando la sburocratizzazione delle procedure di abbattimento previste dai “regolamenti del verde” demandati ai comuni, sulla base peraltro di uno “schema” regionale, che prevede , anche per l’abbattimento delle piante secche (protette),presentazione di moduli con allegati estratti catastali, planimetrie, l’attesa di un mese, ecc. che rendono tale intervento, da parte degli obbligati, già di per sé dispendioso, anche farraginoso e defatigante.
“Nell’occasione potrebbe anche raccomandare alla Regione la buona norma di comunque rispondere alle segnalazioni e richieste dei cittadini, visto che sono intese a migliorare quei servizi che l’ente destinatarioà demandato a fornire. Confidando che quanto sopra possa esserle stato utile e di incoraggiamento, gradisca i nostri migliori saluti”.
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