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Cgil, Cisl e Uil: “La situazione della sanità territoriale non è più sostenibile”

Cgil, Cisl e Uil: “La situazione della sanità territoriale non è più sostenibile”

SENIGALLIA – Cgil, Cisl e Uil di Senigallia a seguito dell’incontro avvenuto con tutti i sindaci, con il coordinatore d’ambito Ats n. 8 dottor Mandolini e con il direttore del Distretto sanitario, dottor Marini, “sollecitano la sottoscrizione nel più breve tempo possibile del documento che, in quella sede, si è concordato di elaborare e sottoscrivere”.

“Il sindaco di Senigallia – scrivono le organizzazioni sindacali – convochi urgentemente tutti i soggetti interessati. Ormai da tempo sosteniamo a tutti i livelli, che la situazione della sanità territoriale non è più sostenibile. Dalla costa all’entroterra, l’organizzazione sanitaria non riesce più a garantire adeguatamente le prestazioni sanitarie, con particolare riferimento ai soggetti più deboli: anziani, disabili e malati psichici.

“Ribadiamo i temi che debbono essere urgentemente affrontati:

  • liste d’attesa con tempi intollerabili,
  • carenza di organici nei CUP,
  • piano sulla cronicità, una legge regionale sulla non autosufficienza ed un finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo,
  • impossibilità in alcune zone, di erogare prestazioni sanitarie minime, come prelievi e le visite,
  • grave carenza della Continuità Assistenziale (Guardia Medica) dovuta alla purtroppo ormai cronica carenza di personale medico strutturato,
  • potenziamento delle attività di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI),
  • profonda criticità dell’ospedale di Senigallia, con occupazione dei posti letto in modo improprio per carenza di altre strutture,
  • piano di distribuzione e potenziamento delle Case e Ospedali di Comunità nel territorio, manca una Casa di Comunità HUB a Senigallia, unico Comune capofila a non averne e non è stato attivato un Ospedale di Comunità, nella città di Senigallia, nonostante la notevole dimensione comunale ed il progetto di immediata fattibilità presentato alla Regione,
  • occorre orientare i Medici di Medicina Generale ad operare all’interno delle Case di Comunità, Serra de’ Conti, Ostra, Trecastelli, Ostra Vetere, dove ancora non si vedono né l’implementazione e né l’avvio della loro realizzazione,
  • sottodimensionamento delle risorse umane, dei servizi territoriali specialistici UMEE, UMEA,
  • sottodimensionamento del Consultorio familiare,
  • una maggiore attenzione alla prevenzione, con una particolare riferimento alla tutela alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
  • Necessita una rete di emergenza – urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l’attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118,
  • In tema di personale, è urgente e necessario un consistente adeguamento ed un rafforzamento delle dotazioni organiche, con un massiccio piano di assunzioni.

“Vanno infine completati – sempre secondo i sindacati – i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali.

“Insomma, ad un mese da quell’importante incontro dobbiamo affrontare questo passaggio ritenuto da tutti i partecipanti, urgente e necessario.

“Serve prendere coscienza che sul tema della sanità non si può più attendere, Cgil, Cisl e Uil prenderanno le più opportune iniziative per riportare all’ordine del giorno questo diritto Costituzionale”.

 

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