Conclusa con successo la mostra del maestro Aroldo Governatori
Conclusa con successo la mostra del maestro Aroldo Governatori
di STEFANO SCHIAVONI
SENIGALLIA – Si è chiusa in questi giorni la mostra personale del maestro Aroldo Governatori allo Spazio Visionaria-Sale Carlo Emanuele Bugatti- Palazzo del Duca di Senigallia, organizzata dall’Amministrazione comunale e realizzata da Diego, Luca Governatori e Alfonso Napolitano.
Ritrovare la pittura di Governatori è una piacevole sorpresa, mi sono tornate alla memoria le mostre inaugurate insieme nel 2008 e nel 2011 a Palazzo del Duca ed il racconto che di lui mi fece, molto prima della nostra conoscenza diretta, la sorella Carmen alla quale ero molto affezionato, come tutti gli altri suoi allievi della Scuola Elementare di Arcevia.
Dipingere per Aroldo è ancora oggi affermare l’autonomia dell’artista con la rara capacità di reinventarsi, egli possiede una grande tecnica ed una visione culturale del mondo contemporaneo di respiro internazionale. Senigallia meritatamente lo ha omaggiato esponendo le sue opere recenti ed è qui la sorpresa, Aroldo ci spiazza: riconosco la sua particolare pittura nella serie Cinapri, ma il resto dei dipinti è un nuovo percorso dell’artista e sono le interpretazioni di un giovane ottantasettenne che ci coinvolge con temi e proposte assai attuali.
Mi hanno impressionato “La Battaglia è Finita” e “Le Petit Prince” dal ciclo “il Filo di Arianna”. Per “la Voce del Profondo” sottolineo il dipinto “il Sogno del Toro”, dall’impaginazione rigorosa che rappresenta molto bene Governatori ed i suoi nuovi racconti in immagini. Ritroviamo il nostro artista, da ammirare anche per il grande mestiere rimesso in gioco, una nuova geometria compositiva in una cronaca dura ed efficace.
Una nota complementare per l’autonomia editoriale del catalogo che accompagna la mostra e che è curato da Luca e Diego Governatori, figli e noti cineasti e dall’espertissimo ed indispensabile collaboratore del Musinf, Alfonso Napolitano. L’edizione, che vede la prefazione del sindaco Olivetti e dell’Assessore Pizzi, ha nella cura riproduttiva dei dipinti il suo punto di forza, un materiale prezioso per ricordare l’omaggio dovuto ed un’esperienza fruitiva unica.
(Le foto sono di Patrizia Lo Conte)
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