Nella biblioteca del Liceo Medi una targa ricorderà per sempre il professor Camillo Nardini
Nella biblioteca del Liceo Medi una targa ricorderà per sempre il professor Camillo Nardini
SENIGALLIA – Nell’aula magna “Carlo Urbani” gremita di amici, studenti, colleghi, dirigenti ed ex alunni, è stato ricordato il professor Camillo Nardini, alla presenza della moglie Laura, del figlio Alessandro e del nipotino Lorenzo.
Un uomo entusiasta della vita, che coinvolgeva chi gli stava accanto in mille attività, un professore attento, gioioso e delicato che sapeva parlare al cuore dei suoi studenti.
Nel corso della mattinata in tanti hanno cercato di restituire l’immagine della sua eleganza ed umanità, della sua insaziabile curiosità.
Camillo, profondo conoscitore della più alta tradizione letteraria ma attento alla modernità, ha fatto della cultura una potente arma di dialogo, ha creato ponti culturali tra la scuola, le istituzioni e il territorio.
Un sentito grazie ai dirigenti Lorenzo Savini, Lucio Mancini e Daniele Sordoni, che hanno voluto dare testimonianza della sua grande professionalità e gentilezza, a Nino Bucci, che ha ripercorso i tanti progetti innovativi promossi dal “poliedrico” professor Nardini, alla professoressa Alessandra Ceccarelli, e agli amici che hanno parlato con commossa gratitudine del suo insegnamento di vita.
Grazie al sindaco Massimo Olivetti, all’assessore Riccardo Pizzi, al presidente di “Sena Nova” Marco Pettinari.
Ma non si poteva parlare di Camillo senza i suoi amati classici eda questo hanno pensato Mauro Pierfederici, Anna Annibali e Alessio Messersì, che hanno interpretato alcune poesie degli autori a lui più cari; nella lettura sono stati coinvolti gli studenti della 2Csc e della 5Bsc.
Al termine dell’evento il pubblico ha raggiunto la biblioteca d’istituto, dove è stata scoperta la targa che il Liceo Medi ha voluto dedicare al Professore che tanto ha dato alla nostra scuola.
Per questo bel momento dedicato al professor Nardini un ringraziamento va a tutti i presenti e alla professoressa Anna Annibali che, con affetto e riconoscenza, ne ha curato l’organizzazione.