Sabato e domenica la XIX Rievocazione storica del Circuito Città di Senigallia
Sabato e domenica la XIX Rievocazione storica del Circuito Città di Senigallia
SENIGALLIA – Torna nel fine settimana l’ormai tradizionale rievocazione storica del circuito auto motociclistico Città di Senigallia a cura del Club Motori d’Epoca Senigallia.
Sabato 15 si inizia con una novità, infatti per far unire Senigallia città della fotografia e Senigallia città dei motori il direttivo del club ha deciso di organizzare un concorso fotografico, dedicato quest’anno ai partecipanti alla manifestazione, in collaborazione con il gruppo fotografico F7. I partecipanti dopo essersi iscritti presso il parterre della rocca, sede della due giorni di manifestazione, dalle 8,30 alle 9,30 nella mattinata di sabato, riceveranno una mappa in cui è tracciato un percorso che dovranno seguire nel territorio senigalliese. Tema delle foto sarà il veicolo storico, auto o moto e l’ambiente. La mattinata si concluderà con un pranzo, mentre nel pomeriggio i veicoli torneranno alla Rocca dove verranno esposti. A concludere il pomeriggio del sabato ci sarà la consegna da parte del club di una somma di denaro raccolta in occasione dei vari appuntamenti a favore della coop sociale Casa della Gioventù.
Nella mattina di domenica, a partire dalle ore 8 sempre dal parterre della Rocca Roveresca, ci sarà la vera e propria rievocazione storica. Partiranno prima le moto dalle ore 9,30 per effettuare i due giri del circuito ed a seguire le auto. Alla fine della manifestazione tutti i partecipanti si ritroveranno a pranzo dove troveranno esposte le foto del concorso cui seguiranno le premiazioni sia della rievocazione che del concorso fotografico.
Senigallia vanta un enorme storia del motorismo, a partire dalla prima edizione del circuito, il 15 agosto 1928, grazie ad un gruppo di appassionati che fece nascere “1° Circuito di Senigallia”. Il circuito, si snodava lungo le vie cittadine ed era tutto in terra battuta. Pochi giorni prima vengono bitumate le curve più impegnative per eliminane la polvere, si iscrivono trenta piloti ma alla gara parteciperanno quattordici temerari.
Tra questi alcuni marchigiani che faranno la storia del motorismo italiano, come Fagioli,Scarfiotti ed il senigalliese Bucci. Il Circuito si snodava per oltre 9 km, partendo da Villa Torlonia, sulla Statale Adriatica, in via Raffaello Sanzio, per poi percorrerla fino ad imboccare via Annibal Caro e quindi, costeggiare il fiume Misa fino all’ospedale. Da qui il Circuito saliva, percorrendo la strada per Scapezzano dove, poco più avanti si immetteva, alla curva “del Cavallaro”, su Via della Marina, la strada che da Scapezzano porta alla Statale Adriatica, sul terminale sud dell’abitato di Cesano. Via della Marina è una discesa in forte pendenza che veniva percorsa dai piloti a folle velocità, fino alla Curva Pongetti, che riportava i piloti sul lungo rettilineo del traguardo verso Senigallia Centro.
Le tribune per il pubblico erano sistemate, oltreché alla partenza/arrivo a Villa Torlonia su via Raffaello Sanzio, in via Annibal Caro, in via Rossini, alla curva dell’Ospedale, alla curva “del Cavallaro”, alla curva “Pongetti”.. Insomma un vero circuito, che attirò negli anni folle di appassionati ma soprattutto piloti di fama mondiale e gran parte della case ufficiali che gareggiavano all’epoca. Il circuito aveva fatto conoscere il nome della città in tutta Italia ed Europa grazie alla bellezza del tracciato, alla presenza dei migliori campioni che in quei spericolati anni del secondo dopoguerra attraversavano la città, viaggiando spesso sopra i 200 km all’ora. Ubbiali, 9 volte campione del mondo moto, come Valentino Rossi oggi, percorse il Gran Premio Città di Senigallia a 151 km/h di media, stabilendo pure il giro più veloce a 154 km/h. Una autentica follia: ma quel giorno, a Senigallia, per veder correre il Campione del Mondo accorsero in 70.000 e fu per l’ultima volta.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it