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Mazzufferi: “Leggerezza e disattenzione, ecco perché si costruisce un’antenna telefonica sulla collina del Cavallo”

Mazzufferi: “Leggerezza e disattenzione, ecco perché si costruisce un’antenna telefonica sulla collina del Cavallo”

SENIGALLIA – Gianluigi Mazzufferi, già consigliere regionale, ha scritto una lettera aperta all’attuale sindaco di Senigallia. L’argomento è l’antenna sulla collina del Cavallo.

“S crivo questa “lettera aperta”, forse anche un po’ strana. Infatti si colloca a metà tra la veste ufficiale e quella informale. Dovrebbe servire per segnalare alcune problematiche e “sviste” di vario genere, comunque imperdonabili per un amministratore.  “Sviste”  che oltretutto si ritorceranno contro di te.

“E’ il caso dell’antenna telefonica sulla collina del Cavallo. Mi domando, e ti chiedo, come ti sia riuscito infilarti, con tanta leggerezza e disattenzione, in un vero ginepraio, con le conseguenze di cui certo non sentivi il bisogno.

“Hai dovuto gestire in questi pochi anni situazioni ben più gravi e assai più complesse e non mi  riferisco soltanto all’alluvione. Penso ad esempio  ai mostri  urbanistici  del lungomare, ai cantieri eterni come quelli del palazzo Baviera/curva della Penna, oppure  al  Palazzo Gherardi che spero davvero tu abbia assicurato alla città.

“Premetto che le cosiddette “stazioni radio base” servono e serviranno ancora. Grazie a Dio con minori potenze, ma di conseguenza con maggior diffusione sul territorio.

“E’ chiaro che l’adozione di un “piano per le antenne”  ti avrebbe tolto le castagne dal fuoco. Visto però che i tuoi assessori e/o collaboratori non ne hanno avuto la capacità quando il caso della “collina del Cavallo” è pervenuto alle competenze dell’Amministrazione sembra proprio che da te sia stato ignorato. Sempre ammesso che… il signor Sindaco lo abbia conosciuto!

“Anche un amministratore mediocre avrebbe di certo individuato ed applicato un criterio razionale prima di autorizzare la costruzione di un’antenna di ben 30 metri, addirittura sul crinale della prima collina prospiciente sul mare. Per di più accanto alle abitazioni di privati che, a rigor di logica, non possono accettare il regalino senza gridare che questa scelta è inaccettabile.

“Dov’è finita la tua, la vostra dichiarata vicinanza con i cittadini? Quella che poi tanto apprezzate nei giorni in cui noi tutti torniamo ad essere “elettori”!

“Al fondo di tutto però mi sembra ci siano i tuoi assessori, i tuoi tecnici e i tuoi collaboratori. Per dirla con estrema franchezza, non hanno saputo istruire, e neppure gestire la pratica.

“Tentando di mettermi nei tuoi panni immagino che quando fosse giunta sul tuo tavolo, questa legittima e quanto mai  prevedibile richiesta, non avrei controllato la compatibilità radio- elettrica (a questa già pensano i committenti!), ma quella di tipo paesistico-ambientale.

“Purtroppo la rozzezza di molti progettisti è deludente su questo fronte, almeno fino a quando certe evidenze non gli vengono “sbattute in faccia”.

“Nei tuoi panni avrei valutato per bene quello che giustamente oggi noi tutti chiediamo: cioè attenzione per gli aspetti paesistico-ambientali.

“Dovresti sapere, caro Sindaco, che dislocando il medesimo impianto soltanto 100 metri prima del punto attualmente prescelto, o magari 200 metri dopo, si sarebbe avuta una schermatura visiva, operata dalla vegetazione, davvero molto efficace. Nel primo caso con il bosco di Villa Sinigaglia-Morpurgo, una cortina ideale per mascherare l’antenna, almeno per 180 gradi.

“Certo così sarebbe cambiata la proprietà del terreno. Però io stesso ho chiesto (e pensa un po’ l’ho chiesto ad un “tecnico della direzione lavori di INWIT SpA” ) qualche lume sulla scelta del sito. Il giovane, calabrese, da me interpellato non ha tentennato un attimo nell’ammettere candidamente che la localizzazione era avvenuta “per facilità di contatti”: con il noto concittadino, proprietario del terreno! Ne vuoi la controprova? Eccola: i fratelli Romagnoli, a loro volta proprietari dei terreni sul fronte adiacente della strada, non sono mai stati avvicinati da nessuno dei progettisti-costruttori. Idem il coldiretto poco più a valle.

A questo punto…mi meraviglio molto di te, caro Sindaco. Per la tua storia, che anche altri stimati amici mi hanno sempre confermato, oggi dai l’impressione aver perso la buona esperienza maturata in quel di Ostra.

“Se sono stato franco e sufficientemente chiaro ora spetta solo a te rimediare. Qui termina anche la mia testimonianza attiva di fiancheggiatore per quanti protestano. Molti auguri e ti giungano i più cordiali saluti”.

P.S). Questa lettera era stata scritta il 24 giugno scorso, “festività di San Giovanni”. Con l’occasione rammentavo a me stesso come nella tradizione popolare del ricordo del santo si usi dire: “San Giovanni scopre gli inganni”! Che sia questo il caso?

 

 

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