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“Ponte Garibaldi, la Regione ammette di non avere una data per l’avvio dei lavori”

“Ponte Garibaldi, la Regione ammette di non avere una data per l’avvio dei lavori”

Maurizio Mangialardi: “Disattesi gli impegni presi un anno fa dal presidente Acquaroli”

ANCONA – “La giunta regionale non ha una data per l’avvio dei lavori di ricostruzione di ponte Garibaldi. L’ammissione arriva per voce dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Aguzzi, che rispondendo al question time da me presentato stamattina in consiglio regionale per conoscere a che punto fosse il progetto di questa infrastruttura fondamentale  per Senigallia, ha palesemente ammesso che “la situazione è in via di definizione”. E pensare che un anno fa, il 1° luglio del 2023, durante un sopralluogo in città il presidente Francesco Acquaroli dichiarò che l’opera sarebbe stata realizzata entro dieci mesi. Io credo che Senigallia non si meriti questa indifferenza da parte della Regione Marche. E devo dire anche che capisco lo sconforto manifestato nei giorni scorsi dal sindaco Olivetti, che sta toccando con mano le inefficienze della cosiddetta filiera istituzionale del centrodestra, di cui lui per primo aveva magnificato i grandi vantaggi di cui avrebbe beneficiato la città e che invece, come evidente a tutti, risultano pari a zero”.

A dirlo è il consigliere regionale del Partito Demcoratico Maurizio Mangialardi a margine della seduta dell’Assemblea legislativa che ha discusso i tempi di ricostruzione di ponte Garibaldi.

“Purtroppo – continua Mangialardi – i cittadini e le attività economiche del centro storico pagheranno ancora per molto tempo i danni dell’alluvione del 2022 e le lentezze della Regione Marche, che non sta dando risposte. Come ho già detto più volte e come sottolineato in tanti atti ispettivi da me presentati negli ultimi due anni, sapevamo che la ricostruzione di ponte Garibaldi sarebbe stato un intervento complesso, con tante criticità, ma è chiaro che da parte della giunta regionale sono stati commessi molti errori, pur a fronte di una scelta giusta come quella di affidare il progetto all’Anas per eseguire i lavori più in fretta. In particolare, il presidente e l’assessore competente si sono fatti imbrigliare in un dibattito progettuale che ha ottenuto un solo risultato: perpetuare nel tempo i disagi della comunità senigalliese”.

 

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