Alla scoperta di Padre Agostino Gallucci da Mondolfo
Alla scoperta di Padre Agostino Gallucci da Mondolfo
Un libro di Donato Mori riporta alla luce un poeta e francescano morto nel Seicento alle Grazie di Senigallia. Venerdì sera la presentazione
SENIGALLIA – Venerdì (12 luglio), alle ore 21,15 nel Chiostro Minore di Santa Maria delle Grazie sulle colline senigalliesi sarà presentato il libro “Vita di Padre Agostino Gallucci da Mondolfo – Scrittore, poeta e francescano”, curato da Donato Mori e pubblicato dalla Sede di Mondolfo dell’Archeoclub d’Italia, nell’ambito delle iniziative per il 550° anniversario dell’affidamento a Giovanni Della Rovere della Signoria su Mondolfo, Senigallia e Mondavio.
Lo storico senigalliese Mori ha trovato nell’Archivio dei Frati Minori delle Marche a Falconara Marittima e trascritto una biografia inedita di Padre Agostino Gallucci da Mondolfo del 1766, arricchendola di immagini e note, che integrano e talvolta rettificano le informazioni contenute nel testo manoscritto, per fornire al lettore un profilo più esaustivo possibile di un figlio illustre di Mondolfo, stimatissimo dal duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere e dalle duchesse Livia Della Rovere e Claudia De’ Medici. Costui, vissuto tra Cinque e Seicento nelle Marche, a Venezia e in Baviera, erudito in lettere, diritto e teologia, fu scrittore e poeta sin da prima di entrare nell’austero ordine dei francescani riformati, nel quale fu anche predicatore, insegnante ed ebbe incarichi di governo fino alla morte, nel 1647, in odore di santità, nell’amato convento senigalliese delle Grazie.
La presentazione del testo, preceduta dai saluti del parroco di S. Maria delle Grazie mons. Aldo Piergiovanni e del presidente dell’Archeoclub di Mondolfo Alessandro Berluti è affidata allo storico dell’arte Claudio Paolinelli e allo stesso curatore Donato Mori. A quest’ultimo, in particolare, spetterà presentare in sintesi Padre Gallucci, sottolineando la validità degli insegnamenti contenuti nelle sue opere anche in una società, laica e ipertecnologica come la nostra. Durante la serata Federica Sbaragli eseguirà alcune musiche dell’epoca.
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