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Verdi-Diritti al Futuro: “Il nuovo ponte Garibaldi? Un progetto brutto, scollegato dal contesto cittadino”

Verdi-Diritti al Futuro: “Il nuovo ponte Garibaldi? Un progetto brutto, scollegato dal contesto cittadino”

SENIGALLIA – Da Alleanza Verdi Sinistra di Senigallia- Diritti al Futuro riceviamo questo intervento sul nuovo ponte Garibaldi:

Dopo due anni di annunci, di date promesse, di rendering progettuali, di fughe dalle responsabilità, finalmente habemus papa!

O meglio, la montagna ha partorito un topolino o, più propriamente, ha partorito un aborto: il nuovo ponte Garibaldi presentato quest’oggi in pompa magna dal presidente della Regione Marche Acquaroli, dal Sindaco di Senigallia Olivetti e dal vicecommissario Babini.

Da mesi, dopo le prime indiscrezioni del progetto, la fantasia e il sarcasmo popolare dei senigalliesi si erano già espresse, definendolo il “ponte a brugola”… Purtroppo però quanto presentato oggi supera ogni più pessima previsione.

Infatti secondo quanto mostrato avremo un “ponte ad arco con andamento a brugola” della serie “a noi Calatrava ci fa un baffo!”.

Sicuramente di tutte le soluzioni si è scelta quella più impattante e avulsa dal centro storico in cui sarà inserita. Tant’è che, nel rendering che hanno fatto vedere, la quinta dei Portici Ercolani è volutamente omessa, nascosta da alberi inesistenti o di specie improbabile.

Secoli di scelte architettoniche, ragionate e riflettute che miravano al bello e al funzionale, irrimediabilmente violentate da un progetto oggettivamente brutto, scollegato dal contesto e affatto funzionale.

In compenso avremo un ponte che costerà molto di più dei previsti 2,5 milioni di euro di budget iniziale, che produrrà un disastro sul versante della viabilità sia di via Portici Ercolani che di via Rossini e delle aree adiacenti, che renderà complicato qualsiasi piano del traffico cittadino e, con lo spostamento di 40 metri verso monte del nuovo ponte, renderà invisibile l’asse prospettico Porta Mazzini Ponte Garibaldi così come era stato pensato nel XVIII secolo nel progetto dell’ampliazione di Senigallia.

Ma certo questi aspetti non appartengono all’incultura e al pressapochismo dei nuovi amministratori.

Si poteva fare diversamente? Certo che sì! Per il ponte Garibaldi bastava semplicemente utilizzare i martinetti per rispettare il franco idraulico previsto dalle nuove normative (che però per il ponte 2 giugno non sono state rispettate) e quindi rifare il ponte nello stesso sedime, lasciando la stessa caratteristica strutturale e la stessa pietra bianca che si riconnette a quella dei Portici Ercolani.

Si sarebbero così risparmiati molti soldi e evitato di violentare il nostro centro storico. Ma questo è chiedere troppo…”

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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