Mercoledì a Serra de’ Conti sarà proposta la commedia “Penzio’ Marechiaro”
Mercoledì a Serra de’ Conti sarà proposta la commedia “Penzio’ Marechiaro”
di MARIO ROMAGNOLI
SERRA DE’ CONTI – Per la Rassegna Dialettale “Teatro sotto le stelle” la Pro Loco di Serra de’ Conti con il patrocinio del Comune presenta per le ore 21,15 di mercoledì 7 agosto presso il Chiostro di San Francesco (Piazza Gramsci) la commedia “Penzio’ Marechiaro“ di Valerio Di Piramo per la regia di Fabio Campetella.
La commedia, già presentata in tutte le Regioni d’Italiia ha un biglietto d’ingresso di 7 Euro. La vicenda della commedia si svolge tutta nella portineria di una pensione a due stelle e prende inizio dall’arrivo di due clienti milanesi, Carla e Mario Altomiri, i quali hanno deciso di trascorrere un breve periodo di ferie a telle“.
L’elemento intorno al quale ruota tutta la commedia è la profonda avversione che la signora Altomiri nutre nei confronti del popolo napoletano, infatti, nel momento in cui la stessa scopre che i gestori della pensione sono napoletani, comincia ad avere delle crisi di panico…Gennaro Esposito, titolare della pensione insieme alla moglie Annunziata, la figlia Diega Armanda, la cognata Immacolata, ed infine il professore Eduardo Caracciolo, sono l’emblema della napoletanità, proprio quella peculiarità che Carla Altomiri “odia profondamente” e con la quale si ritroverà alla fine, suo malgrado, a dover “fare i conti”.
Oltre ai citati ospiti, trattandosi di una pensione, altri avventori si avvicendano sulla scena: la Contessa Marisa De Santis (nobile decaduta), suor Angela e suor Teresa (due suore di un convento del Monferrato), il sultano A-Stia-nat con il segretario Abel-Aziz, la cui presenza risulterà, alla fine, di fondamentale importanza per l’intreccio e la conclusione degli avvenimenti.
La trama è tutto un susseguirsi di colpi di scena, i vari personaggi che offrono allo spettatore un quadro, a volte surreale, risultano originali e volutamente rispecchiano le caratteristiche della gente comune, individuabili nel vissuto “dell’uomo qualunque”. Proprio la possibilità offerta allo spettatore di potersi identificare in quasi tutti i personaggi della commedia o di ritrovare elementi caratteriali di un vicino, di un conoscente, di un parente, rende la commedia assolutamente attuale, anzi quasi sincronica, oltre che divertente e di piacevole fruizione.
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