ECONOMIAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Anche a Senigallia alcuni bagnini hanno protestato contro la Bolkenstein

Anche a Senigallia alcuni bagnini hanno protestato contro la Bolkenstein

SENIGALLIA – Anche sulla spiaggia di velluto, questa mattina, c’è stata la manifestazione anti Bolkenstein dei bagnini. Protesta alla quale hanno aderito soltanto alcuni operatori balneari aderenti alla Confcommercio.

Anche i bagnini della nostra città, come del resto sta avvenendo ovunque, si sono divisi nel portare avanti la protesta contro il Governo e l’Unione europea. Al centro della contestazione c’è sempre la diatriba sul demanio marittimo.

Ma anche a Senigallia c’è stato chi si è fatto parte attiva dell’iniziativa proposta dalla Sib Fipe Confcommercio e dalla Fiba Confesercenti. Molti, però, hanno preferito glissare, non ritenendo opportuna una iniziativa del genere nel momento centrale della stagione turistica.

Ed a proposito dello sciopero dei balneari, con forti critiche al governo, c’è da registrare un intervento dell’on. Giorgio Fede del Movimento 5 Stelle. “Governo non in grado di gestire il problema, Meloni incapace. Ricordiamo bene che la Meloni prometteva aiuto ai balneari, nonostante fosse stata proprio lei (da ministro della gioventù) ai tempi del governo Berlusconi a ratificare la Bolkestein, quando noi spiegavamo che non c’erano le condizioni concrete per quelle promesse. Eppure la categoria volle illudersi, poi, una volta al governo, non è stato fatto nulla, anche ieri si aspettava una decisione ma non è avvenuto niente, dopo che da 2 anni il settore è in crisi, perché in questo clima d’incertezza non si fanno investimenti, mentre Comuni e Regioni si muovono in ordine sparso, e noi come italiani pagheremo per la procedura d’infrazione. Un disastro. Ma finalmente chi ha creduto alla Meloni si sta ricredendo.

“Quest’anno tra l’altro si preannuncia un calo drastico delle presenze di turisti italiani: tra il caro mutui, il caro bollette, la perdita del sostegno per chi è in difficoltà, il crollo dell’edilizia per i blocchi al superbonus che trainava gran parte dell’economia, gli unici che andranno in vacanza saranno i banchieri aiutati dal governo, li troveremo al Twiga a festeggiare gli extra-profitti…Purtroppo c’è un fallimento su tutta la linea, speriamo solo che dopo tassisti, edili, persone in difficoltà e ora anche i balneari, sempre più cittadini italiani si rendano conto delle tragiche conseguenze delle azioni sconsiderate di questo governo, e se ne ricordino alle prossime elezioni”, conclude l’onorevole Giorgio Fede.

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