CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Sono Sara e Marco le due vittime del tragico incidente di questa mattina / FOTO

Sono Sara e Marco le due vittime del tragico incidente di questa mattina / FOTO

SENIGALLIA – Nel pomeriggio gli agenti della Polizia stradale sono riusciti a identificare le due vittime del tragico investimento di questa mattina, avvenuto sulla Statale Adriatica, al Ciarnin.

Si tratta di Sara Ragni – 36 anni – e Marco Torcianti – 47 anni -, residenti a Polverigi. I due si erano sposati a dicembre.

Secondo quanto si è appreso un’auto (nell’incidente sono rimaste coinvolte complessivamente quattro vetture), nella zona antistante il distributore di carburanti, ha investito la coppia.

Scattato l’allarme sono subito intervenuti i mezzi di soccorso. Ma, purtroppo, nulla è stato possibile fare per salvare i due giovani di Polverigi.

Il conducente dell’auto investitrice – una Opel Corsa – è un neopatentato di 19 anni, originario di Milano ma residente nel Pesarese, indagato per duplice omicidio stradale.

Nel tragico incidente di questa mattina sono rimaste ferite anche alcune persone – tra le quali un bambino – che si trovavano a bordo delle vetture coinvolte. I feriti sono stati trasportati, per accertamenti, al Pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia.

Per consentire gli interventi della Polizia stradale, dei Vigili del fuoco e del personale sanitario la Statale Adriatica è stata chiusa, per alcune ore, al traffico. La squadra dei Vigili del fuoco, giunta dal distaccamento cittadino, ha anche effettuato la messa in sicurezza dei veicoli incidentati.

Sara Ragni e Marco Torcianti condividevano la passione per la bicicletta e facevano parte del Team Cingolani di Ostra.

Secondo Giovanni Giovanelli, segretario della Cisl di Senigallia, “è urgente, dopo il grave incidente mortale di oggi, rivedere immediatamente la mobilità nel comune di Senigallia”.

“Chiediamo – aggiunge Giovanelli – che Senigallia diventi una città con percorsi ciclopedonali con alti requisiti di sicurezza. Ed occorre anche ridurre il passaggio dei veicoli in città, soprattutto nel periodo estivo. Tutto questo significa anche indirizzare risorse tecniche e finanziarie per prevenire incidenti mortali come quello avvenuto oggi. Prima la mobilità ciclo pedonale, poi le auto”.

 

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