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Attilio Casagrande: “Senigallia ha bisogno di un migliore collegamento tra i due lungomare”

Attilio Casagrande: “Senigallia ha bisogno di un migliore collegamento tra i due lungomare”

Dall’ex consigliere “alcune domande ad una delle Amministrazioni comunali più efficienti d’Italia”

di ATTILIO CASAGRANDE*

SENIGALLIA – Alcuni giorni fa il sindaco Olivetti rispondendo sulla stampa al consigliere Romano elencava le numerose opere pubbliche (un tempo si diceva case, scuole, ospedali) in cantiere e/o già realizzate da questa Amministrazione comunale; al Sindaco controreplicava Romano dicendo che gran parte delle opere erano frutto del lavoro e della programmazione della precedente Amministrazione.

Lungi da me entrare in questa diatriba politico amministrativa. Mi limito semplicemente a porre alcune modeste, forse ripetitive ed anche ingenue domande a questa efficiente Amministrazione comunale.
Parto da una lite a cui ho assistito nel pomeriggio di Ferragosto tra una famiglia di turisti in bicicletta ed un giovanotto presumibilmente senigalliese, sulla passerella del porto canale, unica via di collegamento ciclopedonale tra i due lungomari la cui ampiezza non super i 60 centimetri.

La lite, come nel Medio Evo, aveva come oggetto su chi doveva cedere il passo tra la famigliola in bicicletta ed il giovanotto con passeggino con infante. In realtà avevano ragione entrambi, a parte il traffico ciclo pedonale ed animale che hanno bloccato per alcuni minuti.

Da una Amministrazione comunale di tale efficienza ci si sarebbe aspettati che un manufatto così “malfatto” non certo da parte di questa Amministrazione ma che è lì da diversi decenni e che crea più problemi e pericoli che non la loro soluzione, sarebbe stato rapidamente sostituito da una passerella ciclopedonale degna di questo nome a doppia corsia in sicurezza così come quella che c’è a Fano sul Porto canale. Domanda semplice semplice, riguardante un’opera molto più facilmente realizzabile rispetto a ponte Garibaldi, sul cui progetto a Z è bene porre un velo pietoso.

Un’altra domanda che mi viene da porre, che fine ha fatto il progetto sul recupero di Palazzo Gherardi e quale la sua destinazione? forse mi è sfuggito qualcosa nel qual caso chiedo venia, ma mi sembra che non se ne sappia più nulla almeno al di fuori del Palazzo comunale. Perché un tempo c’erano i Consigli di quartiere le circoscrizioni le informazioni e le proposte circolavano democraticamente. Oggi ci si informa solo attraverso le polemiche tra maggioranza ed opposizione sulla stampa e qualcosa può sfuggire.

Ma poi l’ex Hotel Marche, che io non più giovane senigalliese continuo a chiamare Bagni, uno dei primi grandi alberghi della riviera adriatica, ancora così, nel degrado, messo all’asta per disfarsene come una qualsiasi casa colonica delle nostre campagne; perché non utilizzare i fondi del PNRR per un recupero ad uso pubblico per un ostello del turismo giovanile internazionale e sede dell’offerta turistica della Città ed anche dell’ Associazionismo turistico-ambientale e museale del nostro territorio?

Da ultimo un mio vecchio pallino, l’ex Cinema Politeama Rossini, al centro della città ed anche esso nel più completo degrado.
Perché non recuperarlo per un polo cinematografico culturale, con mediateca e servizi, con l’arena inclusa già esistente su cui possa trasferirsi il Cinema Gabbiano, la cui gestione ed offerta dal punto di vista culturale sono eccellenti, ma la cui localizzazione, spazi, servizi sono palesemente carenti.

Certo sarebbe questa un’operazione complessa in cui entrerebbero in gioco vari fattori, Fondazione Gabbiano, proprietà del Politeama Rossini che mi risulta esser un fondo d’investimento, destinazioni urbanistiche previste dal Piano regolatore, una imprenditoria sensibile al problema, un bel guazzabuglio, ma siccome è l’Amministrazione comunale che dà le carte, e quella del Sindaco Olivetti è molto efficiente, potrebbe fare qualcosa per un recupero in quella direzione di una struttura che anche dal punto di vista architettonico ha un notevole pregio e che anche essa ha fatto la storia del 900 a Senigallia.

*Già Consigliere comunale – Senigallia

 

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