Il rettore dell’Università di Macerata John McCourt ricevuto in Comune dal presidente Massimo Bello

SENIGALLIA – Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Macerata, Prof. John McCourt, è stato questa mattina in visita nella nostra Città e ricevuto nella Residenza municipale dal Presidente del Consiglio comunale, Avv. Massimo Bello.

Una visita gradita, che è stata anche l’occasione per visitare alcuni angoli storici di Senigallia, compresa la sala consiliare “Giuseppe Orciari” e la sala Giunta. Il Presidente Bello ha portato i saluti del Sindaco Olivetti e del Consiglio al Rettore dell’Ateneo maceratese, che il 12 settembre inaugurerà il 735° anno accademico dalla sua fondazione.

Il Presidente del Consiglio e il Magnifico Rettore si sono soffermati, nel loro incontro istituzionale, sull’importanza della formazione continua. anche negli enti locali e nella pubblica amministrazione.

“Potenziare al massimo la formazione, l’aggiornamento professionale e lo sviluppo di competenze dei dipendenti pubblici, attraverso collaborazioni e specifiche convenzioni anche con le Università: questo è uno degli obiettivi per qualificare, sempre più, i processi amministrativi e i rapporti tra la P.A. e i cittadini”, ha detto il Presidente Bello.

“Riportare al centro e investire nelle competenze è un punto chiave per il rilancio dell’intero Paese”, ha affermato il Magnifico rettore di UNIMC.

“Di fronte alle sfide del prossimo futuro, il forte coinvolgimento anche dell’intero sistema universitario – hanno concordato il presidente Bello e il Rettore McCourt – è fondamentale che gli enti locali partecipino a questo processo formativo di qualità, proprio perché è un diritto e un dovere per le pubbliche amministrazioni formare coloro che dovranno gestire importanti trasformazioni e transizioni. Valorizzare le competenze, anche guardando al grande lavoro che ci aspetta per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in un mondo pubblico sempre più complesso, significa investire concretamente nel personale di oggi e in quello di domani”.

 

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