“L’Ospedale di Senigallia vive una condizione di profonda criticità”
“L’Ospedale di Senigallia vive una condizione di profonda criticità”
Le organizzazioni sindacali sollecitano anche la costituzione di un Ospedale di comunità. Invito ad eliminare tutte le carenze
SENIGALLIA – Prima del periodo feriale CGIL CISL UIL e le rispettive categorie dei pensionati, insieme a tutti i sindaci del territorio senigalliese, all’ATS n. 8 e il Direttore del Distretto Sanitario si erano riunite per discutere delle sempre crescenti criticità sanitarie e socio-sanitarie emergenti nel territorio.
L’incontro, che aveva registrato un’unanime condivisione delle problematiche rappresentate dal sindacato e delle soluzioni da porre in atto, si era concluso con l’elaborazione di una lettera ed una richiesta di incontro urgente inviata alla Regione Marche.
Le criticità emerse destano particolare preoccupazione, anche sul piano della tenuta sociale delle comunità, ed in tal senso si evidenziano alcuni delle problematiche che gravano in modo particolare sui soggetti anziani e fragili.
In primo luogo permane il tema delle lunghe liste d’attesa per visite specialistiche, legate alla carenza di personale chiamato in questo periodo ad effettuare prestazioni aggiuntive , mentre si registrano, dal 1 agosto scorso, le prime assunzioni presso i CUP da tempo attese. Permane una grave carenza della Continuità Assistenziale (Guardia Medica) dovuta purtroppo alla ormai cronica mancanza di personale medico strutturato. Si precisa che a fronte di una dotazione organica di 24 unità sono soltanto 2 gli operatori che hanno contratti a tempo indeterminato.
Si è altresì ancora in attesa di conoscere la disponibilità concreta dei circa 3 milioni di euro messi a bilancio nella nostra zona dal PNRR per il potenziamento delle attività di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
L’ospedale di Senigallia vive una condizione di profonda criticità, caratterizzata da accessi al pronto soccorso impropri per oltre l’80% dei casi, che portano ad un aggravio del tempo medio di ricovero ospedaliero.
In questo contesto necessita la costituzione di un Ospedale di comunità a Senigallia, ovvero quella struttura intermedia post ospedaliera, che risolverebbe molti problemi relativi ai ricoveri impropri, tempi ricovero, costi eccessivi, ecc. È innegabile che questo territorio risulti maggiormente penalizzato a livello regionale con soli 8 posti letto di Ospedale di Comunità a fronte di una media regionale per ogni distretto di 39,8 posti letto per 1000 abitanti.
A tale riguardo esiste un progetto condiviso che sfrutterebbe la presenza di una struttura già pronta (ex IRAB) che attende ormai da due anni la risposta dell’assessore regionale alla Sanità.
Questo progetto presentato dalla direzione del distretto, ATS n. 8 e appoggiato da tutti i soggetti che hanno scritto la lettera, serve a dotare la città di Senigallia di 40 posti letto collocati presso la Fondazione Città di Senigallia, ridistribuire 59 posti letto di Residenza Protetta alle strutture residenziali e convenzionare 41 posti letto di residenza protetta aggiuntivi, così da poter sfruttare, complessivamente, 100 posti letto.
Ci sono poi una serie di carenze/assenze che perdurano da tempo , che si riassumono per titoli (Casa di Comunità HUB a Senigallia, Case di Comunità (Spoke) previste e non ancora realizzate nei comuni di Arcevia, Serra de’ Conti, Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli, le strutture di ricovero a lungo termine per pazienti cronici (RP, RPD) sature, su 567 posti letto, trecento persone sono in lista d’attesa per un ricovero, sottodimensionamento dei servizi territoriali specialistici UMEE e UMEA (unità multidisciplinari per la tutela della disabilità dei minori e adulti) ed il Consultorio familiare. Necessita altresi riqualificare con i fondi già stanziati gli spazi della RSA di Corinaldo e potenziare il presidio di Arcevia, oltre che i servizi specialistici territoriali, con particolare riferimento al Servizio Salute Mentale e SERT)
A fronte di questa situazione CGIL CISL UIL e SPI FNP UILP della zona di Senigallia, insieme ai sindaci, ATS e Direzione Sanitaria hanno elaborato delle proposte concrete alla Regione, per affrontare e risolvere queste criticità, ma urgono risposte, da tempo sollecitate, da parte della Regione
Le scriventi organizzazioni sindacali solleciteranno la Regione e la Direzione della Ast due affinché giungano risposte a quanto con chiarezza esplicitato nella comunicazione inviata dai Sindaci, ATS n.8, Distretto e CGIL CISL UIL e SPI FNP UILP, nei ruoli delle scriventi e dei contenuti proposti.
Le organizzazioni sindacali si attiveranno con iniziative a sostegno dei contenuti della lettera.
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