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Poesia d’inciampo, il rapper Murubutu ospite a Corinaldo nella prima giornata della manifestazione

Poesia d’inciampo, il rapper Murubutu ospite a Corinaldo nella prima giornata della manifestazione

CORINALDO – Lo spettacolo di Murubutu, al secolo Alessio Mariani, Letteraturap ha chiuso la prima giornata, ieri, 14 settembre, di Gradini – Festival di poesia nel borgo delle cento scale, la nuova manifestazione nata da un’idea dell’associazione Liberi Pensieri e Piano C, con il patrocinio del Comune di Corinaldo e inserita nella programmazione di Ma(r)chestorie della Regione Marche.

Lo spostamento di location del talk e della performance del rapper e cantautore emiliano, nonché docente di filosofia e storia, da piazza Terreno al Teatro Goldoni di Corinaldo ha forse interpretato al meglio lo spirito del nuovo Festival che si propone di valorizzare il patrimonio culturale, storico e paesaggistico in maniera non convenzionale, attraverso la poesia e sue interpretazioni innovative. Se platea e palchetti ottocenteschi forse non fanno pensare a un concerto rap a Gradini accade anche questo.

Due ore non solo di musica e barre, sul palco del Goldoni, ma soprattutto di dialogo tra Murubutu ed il suo intervistatore, uno dei due direttori artistici del Festival, Alessandro Moscatelli, ed il pubblico per indagare il valore della musica rap e la sua possibilità di essere ascritta a forma di letteratura. «Il rap è certo una tecnica vocaleha spiegato Murubutuè fatto di tante più parole rispetto alla normale canzone, riflette sulla metrica ed utilizza figure retoriche, tutte caratteristiche che l’avvicinano alla poesia».

E può, se interpretato e fatto in certo modo, raccontare storie, può parlare anche di Storia, anche quella del Re persiano Cambise, ampliare il lessico dei ragazzi, rendere accessibile a chi forse non incontrerebbe mai quel testo, l’Inferno di Dante, farne capire la sua attualità. Questo è quello che fa la produzione di Murubutu, che ha sintetizzato «cerco di veicolare contenuti culturali dal palco come dalla cattedra». E, in fondo, se letti con un certo ritmo, da La vita nova di Dante ai testi di Turgenev a Gli amori difficili di Calvino contengono in sé versi già pronti per essere rappati e così capiti e amati.

Ad aprire la serata, i saluti dell’amministrazione comunale, dalle parole dell’assessore alla Cultura del Comune di Corinaldo, Francesco Spallacci, che ha ribadito come Gradini sia un progetto che «coerentemente con il Festival Ma(r)che Storie in cui è inserito, intende valorizzare il borgo. Noi, grazie all’aiuto di Alessandro Moscatelli e Nicoletta Carnevali, lo abbiamo fatto in modo non convenzionale, tentando di rendere la poesia più accattivante e accessibile a tutti».

Ad inaugurare la prima edizione di Gradini, la mostra Carta. In esposizione a Palazzo Ma (Moderna Agorà), palazzo storico recentemente restaurato e sede della biblioteca comunale e di diverse mostre, le opere dei dodici finalisti che hanno partecipato all’omonimo contest. Gli artisti hanno individuato un testo poetico noto e lo hanno interpretato con un’immagine da loro realizzata. Da Eterno e Mattina di Ungaretti a Canto di un pastore errante dell’Asia di Leopardi e Canto delle donne di Merini fino a In quel punto del mondo di Pasolini, i versi dei poeti hanno preso forma in immagini inedite e non scontate. In un viaggio multimediale, durante la visita si può ascoltare, inquadrando il QR code corrispondente, la poesia abbinata al manifesto originale realizzato.

Ma è possibile imbattersi in queste immagini ed in questi versi anche passeggiando per le vie di Corinaldo, dove le opere sono diventate poster disseminati nei luoghi di pubblica affissione. Ieri proclamato anche il vincitore assoluto della competizione, Ciro Gallo con la sua opera Attimo fugace, ispirata da È subito sera di Quasimodo. Nel mese di ottobre le opere vincitrici verranno poi esposte nella galleria d’arte Piano C art + studio di Ancona. Le opere dei finalisti saranno pubblicate sulla pagina Facebook di Similitudini Festival e del Comune di Corinaldo (Corinaldo turismo. La mostra è visitabile anche per tutta la giornata di oggi, 15 settembre, dalle 18:00 alle 22:30 sempre a Palazzo MA.

Sempre oggi, domenica 15 settembre, seconda ed ultima giornata di Festival. Dalle 18:00 alle 20:00 appuntamento con il Silent Reading organizzato dal circolo letterario Al termine dell’universo nel Cortile interno di palazzo MA. Alle 18:00 Teatro Poesia con Lorenzo Bartolini a Largo 17 settembre. Uno spettacolo che è un contenitore. Un modo di dire, parlare, dialogare. Non c’è parete quarta. C’è relazione. Aperta. Non è un semplice reading. Le poesie sono precedute da monologhi che, in qualche modo, anticipano le poesie stesse. C’è un filo conduttore che unisce il tutto. L’attore/poeta si muove all’interno di un discorso, dunque, che si spiega e dispiega attraverso poesie e monologhi. Il linguaggio è semplice, diretto, genuino. Alle 19:00 Poetry Slam. A metà della famosa scala del borgo sei poeti, due round, tre minuti, si compete soltanto con le proprie parole. Un’esperienza completamente diversa per usufruire del testo poetico. A condurre le danza un maestro di cerimonie, Lorenzo Bartolini. Al termine si incoronerà il vincitore che si qualificherà alle finali regionali della Lega Italiana Poetry Slam. Gran finale alle 21.00 con Rap Poesia, musica parole e testi tra rap e cantautorato, sempre lungo la scalinata di Corinaldo. La voce narrante sarà quella di Alessandro Moscatelli, al canto Nicole Vestuto, alla chitarra e voce Anna Rita Giannotti.

In caso di maltempo, l’intero programma della manifestazione si svolgerà integralmente al Teatro comunale “Carlo Goldoni” e a Palazzo Ma.

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