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Piccioni morti nelle trappole, presentato un esposto contro il Comune

Piccioni morti nelle trappole, presentato un esposto contro il Comune

SENIGALLIA – “Nessun provvedimento assunto dal Comune di Senigallia in seguito alla nostra diffida volta ad impedire la morte dei colombi imprigionati nelle gabbie posizionate dal Comune ai fini del contenimento, ma anzi il fatto si ripete”, inizia così una nota di “Stop Animal Crimes Italia”.

“Così, in seguito ad altra segnalazione di rinvenimento di un altro colombo morto rinvenuto nella gabbia trappola posizionata sul terrazzo del “Palazzo della Gioventù”, abbiamo deciso di sporgere una denuncia alla Procura della Repubblica per chiedere di valutare la configurazione del reato di uccisione di animali.

“Abbiamo anche chiesto altri accertamenti. Ad esempio, la regolarità della gestione delle gabbie per impedire il decesso degli animali e quindi eventuali responsabilità ascrivibili alla ditta a cui il Comune ha affidato la cattura, accertamenti sul reale effettivo posizionamento di mangime antifecondativo, la liceità del contratto circa la durata e la effettiva liberazione degli animali catturati, così come ha pubblicamente dichiarato il Comune.

“Infine, invitiamo alla riflessione, se davvero un animale selvatico come il colombo possa essere ritenuto un nemico dai cittadini, se davvero possa rappresentare un tema meritevole di cotanta attenzione e denaro pubblico o se magari trattasi di odio diffuso gratuitamente per accontentare qualche esercente. “Pensiamo al colombo e al suo diritto a vivere, quale peraltro specie protetta dallo Stato, e ai rifiuti e inquinamento che l’uomo produce nel suo (e di altre specie animali) ambiente naturale che sono la vera causa – casomai lo fosse – dell’incremento della popolazione di colombi”, conclude “Stop Animal Crimes Italia”.

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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