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Venerdì a Roncitelli presentazione del libro Canti e balli dei campagnoli senigalliesi curato da Donato Mori

Venerdì a Roncitelli presentazione del libro Canti e balli dei campagnoli senigalliesi curato da Donato Mori

E’ prevista anche la mostra fotografica di Gianni Marconi con oltre 70 scatti dedicati alla vita contadina locale

SENIGALLIA – Venerdì 20 settembre alle ore 21,15 al Circolo Acli di Roncitelli si terrà la presentazione del libro Canti e balli dei campagnoli senigalliesi, curato dal dottor Donato Mori, seguita da un concerto di canti campagnoli eseguiti dallo stesso Mori (organetto e voce) e don Stefano Basili (voce e chitarra).

La presentazione sarà preceduta dall’inaugurazione della mostra fotografica di Gianni Marconi “M’arcord ch’eravan cuscì”: un tuffo nella storia agreste delle nostre colline con 64 immagini inedite e 11 riproduzioni di vecchie foto che raccontano la vita, le fatiche ed i luoghi di lavoro dei nostri genitori (visitabile dalle 18,30). Alle 20,00, inotre, è prevista l’Aperipasta in compagnia con prenotazione obbligatoria entro mercoledì 18 settembre al 3939428528 e un modesto contributo.

La serata è organizzata dall’Associazione Culturale La Chiave di Cichino, dal Circolo ACLI di Roncitelli e dalla Casa del Popolo Circolo A. Jacoppini APS in collaborazione con la Biblioteca comunale L. Orciari di Marzocca.

Per quanto riguarda il libro Canti e balli dei campagnoli senigalliesi, Donato Mori – storico dell’arte, suonatore di organetto diatonico e organizzatore di concerti di musica popolare basati su accurate ricerche storiche ed etnomusicologiche – con un’appassionata e meticolosa ricerca, ha rinvenuto e trascritto centinaia di stornelli campagnoli, ancora inediti o pubblicati su periodici ormai quasi introvabili, raccolti a Senigallia e dintorni tra il 1865 e la prima metà del Novecento dal conte Adolfo Gherardi, dal farmacista cultore di storia locale Pio Emilio Vecchioni e dal poeta dialettale e folclorista Nicola Leoni, più un’altra ventina di canti registrati da Teresa Minardi del Ferriero su una musicassetta conservata nell’Archivio sonoro di Mauro Mangialardi. Quest’ultimo ha scritto anche la prefazione come rappresentante dell’Associazione Promotrice Montignanese, massimo sponsor della pubblicazione.

Donato Mori, poi, ha corredato questi poetici versi contadini di suggestive descrizioni d’epoca, di immagini raffiguranti luoghi e persone legate a quel patrimonio culturale e di spartiti musicali con le principali melodie usate dai nostri nonni e bisnonni per cantare quegli stornelli e per ballare nelle campagne senigalliesi il saltarello, la paroncina, la frullana e ’l bal d’l suspir, nonché per cantare la Pasquella, come quella trascritta musicalmente da Giovanni Ginobili nel 1940 a Montemarciano.

Le annotazioni di Mori, inoltre, riportano alla luce personaggi dimenticati o poco conosciuti della nostra zona, come ad esempio il maestro compositore Giuseppe Bernacchia, o il medico condotto di Montignano Pietro Alessandrelli (del quale egli ha trovato un ritratto inedito), che insieme a due figlie in età da marito andò a teatro una sera del 1866 con il celibe conte Gherardi; oppure luoghi ormai ignoti come la casa natale di Nicola Leoni (identificata da Mori) o l’osteria La Capanna descritta da Pio Emilio Vecchioni. Ha dato particolare rilievo anche al ricordo di due importanti associazioni senigalliesi che per decenni hanno realizzato eventi culturali, conferenze e pubblicazioni di rilievo, anche sul folklore e le tradizioni popolari: la Società degli Amici dell’Arte e della Cultura e La Famiglia Marchigiana.

 

 

 

 

 

 

 

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