Il Comitato del Cavallo: “Da che parte sta il Sindaco?”
Il Comitato del Cavallo: “Da che parte sta il Sindaco?”
SENIGALLIA – Nuova presa di posizione del Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio di Via del Cavallo.
“Tutto tace a palazzo comunale – si legge in una nota diffusa oggi – a pochi giorni dall’udienza del TAR. Il sindaco Olivetti, che in campagna elettorale aveva promesso dialogo permanente con i cittadini e che poi ha invitato i suoi stessi cittadini elettori ad aprire un conflitto giudiziario appena ne ha avuto occasione, si rifiuta oggi di prendere posizione sul nostro invito a revocare in auto-tutela l’autorizzazione all’installazione dell’antenna di telefonia sul punto più panoramico di strada del Cavallo.
“Non dimentichiamo che il sindaco Olivetti e gli stessi funzionari dell’ufficio tecnico, di fronte ai rappresentanti del nostro Comitato (che oggi ha superato le 160 adesioni!) hanno difeso a spada tratta l’installazione dell’antenna, sostenendo che le norme edilizie non si applicano mai e in nessun caso a realizzazioni di tale tipologia. Così di fatto favorendo una logica da far west nella nostra comunità.
“Rinnoviamo allora l’appello lanciato al Sindaco e a tutta la giunta (cosa fa, a tal proposito, l’assessore silente all’ambiente, Elena Campagnolo?): si revochi in auto-tutela l’autorizzazione all’installazione in quel punto, ripristinando le norme di tutela ambientale e il buon senso. Il sindaco ha il dovere di cucire i rapporti lacerati con la cittadinanza, non di acuirli, come ha fatto e sta facendo in questa vicenda molto poco edificante per l’immagine di una Amministrazione che si voleva porre in termini completamente diversi con la comunità cittadina. Il sindaco faccia un passo indietro: non decreti il fallimento della politica di dialogo con la città. E soprattutto il sindaco non provi a fare scaricabarili politici. Si assuma la responsabilità di una revoca in auto-tutela dimostrando di stare dalla parte della città o si assuma la responsabilità di difendere, di fatto, le posizioni delle grandi compagnie telefoniche”.
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