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Il palo sul Cavallo, Gianluigi Mazzufferi sollecita l’intervento di Anna Maria Bernardini

Il palo sul Cavallo, Gianluigi Mazzufferi sollecita l’intervento di Anna Maria Bernardini

SENIGALLIA – Pubblichiamo oggi la lettera aperta che Gianluigi Mazzufferi ha inviato ad Anna Maria Bernardini, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Senigallia.

“Quello di Gianluigi è anche l’appello di tutti noi ai silenti rappresentanti dell’attuale maggioranza consiliare: abbiamo letto pochissime vostre dichiarazioni sulla vicenda del “palo”. La maggioranza dei nostri concittadini vi ha eletti perché abbiate opinioni autonome, indipendenti e soprattutto coraggiose. Dimostrate di non essere degli “yes man” o – come in questo caso – delle “yes woman”!”, afferma il Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio presieduto dal dottor Giuseppe Bartoli.

Questa la lettera di Gianluigi Mazzufferi ad Anna Maria Bernardini:

“Cara Anna,

qui, ora, cerco di scrivere ad Anna Maria Bernardini, consigliere comunale di maggioranza. Come se tu fossi una persona differente da quella carissima amica che conosco, frequento e stimo da circa 30 anni.

“La vicenda del cosiddetto “palo del Cavallo”,  cioè l’oscena antenna che è stata “piazzata a caso” sul crinale più delicato ed importante, dal punto di vista paesaggistico, del nostro comune, mi impone queste riflessioni. Lo faccio chiedendoti conto dell’evidente, manifesto e riprovevole “non governo del territorio” ad opera dei tuoi colleghi che hanno rilasciato la concessione edilizia.

“I tuoi “colleghi”, sì, quelli dapprima impegnati in Giunta con il Sindaco, ma anche tu e gli altri che, con questo colpevole e non giustificabile “silenzio-assenso” di fatto siete corresponsabili della scelta. Fin da quando, nei giorni del blitz del  “cantiere mordi e fuggi”, quando abbiamo ben compreso che nessuno di voi, in primis gli assessori cosiddetti “competenti”, vi eravate resi conto dei fatti.

“Nessuna conoscenza delle carte, delle pratiche in corso, dell’iter burocratico e, questo quasi ancor peggio, della pur minima conoscenza del territorio.
Devo ammettere: vi abbiamo affidato incautamente la gestione di Senigallia, sperando che ne sareste stati capaci.

“Pensa Anna che lungo una “linea ideale di ben 800 metri” avreste potuto concordare razionalmente con questi “garibaldini dell’impiantistica telefonica”, una soluzione comunque meno impattante, anche se mai del tutto indolore.

“Di fronte a questa palese, imperdonabile distrazione i tuoi sodali hanno avuto la sfrontatezza, la tracotanza di pronunciare queste parole: “ricorrete pure al TAR e vedremo chi avrà ragione”.

“Uno schiaffo ulteriore a noi cittadini che, con il voto, in voi abbiamo riposto la nostra fiducia. Oggi con il ricorso depositato, grazie ad alcuni “volontari”, purtroppo non raccogliamo nemmeno un cenno di condivisione e tanto meno di apprezzamento.

“Quindi credo proprio che i vostri concittadini non saranno più i vostri elettori. Almeno tu Anna, almeno qualcuno di quanti tra voi nella maggioranza vivono con qualche legittima perplessità questa vicenda, trovate la forza e la dignità di non tacere. Attivatevi subito con qualsiasi iniziativa politica che dimostri, inequivocabilmente, da che parte vi collocate.

“Con la fiducia di sempre, generata da antico ottimismo… purtroppo oramai al lumicino, ti saluto cordialmente”.

 

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