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Avviata la Scuola di sussidiarietà dell’Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone

Avviata la Scuola di sussidiarietà dell’Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone

SENIGALLIA – Nella suggestiva cornice della Rotonda a Mare di Senigallia ha preso avvio la prima delle quattro giornate della Scuola di Sussidiarietà, laboratori di co-programmazione e co-progettazione pensata con un format formativo che non fosse già predisposto e tradizionale ma che potesse contestualizzare esperienze nascenti nel territorio all’interno di un quadro normativo che si va delineando tra tante difficoltà, dubbi ed incertezze.

Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Sussidiarietà, l’Ambito Territoriale Sociale nr. 8, l’Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone, l’Università di Macerata e la Scuola di specializzazione in diritto Sindacale, del Lavoro e della Previdenza dello stesso Ateneo. Presenti in sala Amministratori/Funzionari/Dipendenti sia delle singole Amministrazioni dell’ATS8 e che compongono l’Unione, Funzionari dell’AST Ancona, Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali ed Operatori del Terzo Settore (Cooperative Sociali – Fondazioni – Associazioni di Volontariato), oltre che esponenti dell’Università di Macerata e della Fondazione Sussidiarietà e del Dipartimento di Management della Università Politecnica delle Marche.

Tra i partecipanti il Presidente del Consiglio di Senigallia, Dott. Massimo Bello, che su invito del Dott. Mandolini a nome di tutte le Amministrazioni dell’Unione-ATS8, nel portare i saluti anche del Sindaco di Senigallia, Avv. Massimo Olivetti –  che dal 22 luglio u.s è stato anche eletto Presidente dell’Unione dei Comuni – elogia e ringrazia promotori e organizzatori per l’iniziativa.“Sussidiarietà, coesione, collaborazione sono termini che oggi non soltanto vanno di moda, ma danno la possibilità ad un territorio di poter creare dimensioni per aprire al territorio, ma soprattutto, dare risposte allo stesso sempre più qualificate”.

Il tema di questo primo incontro ha riguardato il tema dell’Amministrazione Condivisa e delle sue opportunità da un punto di vista generale e poi proseguirà nei successivi incontri con un approccio pratico-operativo per approfondire le esperienze concrete in corso e/o da sviluppare del territorio.

Nella introduzione il Dott. Maurizio Mandolini ha sottolineato come siamo di fronte ad un’inedita condivisione di potere e responsabilità tra Amministrazioni pubbliche e Enti del Terzo Settore chiamati a programmare, progettare ed agire congiuntamente a favore della propria comunità rendendo concreto quanto sancito dall’art. 55 del codice del Terzo Settore e della sentenza 131/2000 della Corte Costituzionale che ha proceduralizzato l’art. 118 della Costituzione. “Nel 2024  – dice – è impensabile  affrontare  la complessità senza pensare di coinvolgere tutte  le risorse territoriali e civili a disposizione. c’è necessità di una forte collaborazione con il terzo settore e svilupparlo operativamente e dal punto di vista delle norme”. Prosegue il prof. Canavesi ribandendo l’importante ruolo di questo istituto e di come il legislatore abbia individuato un percorso per attuare, attraverso un cambio di paradigma da parte di tutti gli attori coinvolti, la sussidiarietà. “Occorre mettersi insieme per pensare al bene comune, revisionando le proprie particolarità”.

Illustra poi come le Scuole di Sussidiarietà siano esperienze che nascono dalla lungimiranza di docenti ed esperti che già dagli anni ’90 discutevano di questi temi, cercando di diffondere la cultura della sussidiarietà. Conclude informando che il rapporto 2024 della Fondazione verrà dedicato ad una ricerca quali-quantitativa del welfare locale in collaborazione con ANCI ed il Centro studi dell’ANCI sull’attuazione e quindi una valutazione sulla effettività di questo istituto.

La mattinata prosegue con l’intervento dell’Ing. Paolo Olivanti (Responsabile dell’Area 11 Ambiente – Porto – Demanio marittimo – Verde pubblico del Comune di Senigallia) che illustra il tipo di gestione in essere, in particolare, per il verde pubblico senigalliese. Sottolinea come il Comune sta lavorando per ampliare le collaborazioni già in essere con le Cooperative, instaurate sia in applicazione del Codice degli appalti che di quello del Terzo Settore, attraverso la predisposizione ed adozione di un Regolamento che possa disciplinare il coinvolgimento del volontariato/società civile attraverso patti di collaborazione.

Infine il Prof. Alessandro Berrettini – Ricercatore di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Macerata – fornisce chiarimenti e approfondimenti sulla co-programmazione e co-progettazione sia dal punto di vista teorico che applicativo. Partendo, come nei precedenti interventi, dall’art. 118 co. 4 dove secondo il principio della sussidiarietà orizzontale a tutte le articolazioni della Repubblica viene imposto di garantire lo svolgimento di attività di interesse generale da parte di privati particolarmente qualificati che spontaneamente decidono di svolgerle, evidenzia come la sua attuazione venga definita da disposizione di legge – tra cui il codice terzo del terzo settore – in particolare art. 55 e 56 – che lo attua. Attraverso questi strumenti di dialogo tra PA ed ETS  – co-programmazione e co-progettazione –  il Terzo Settore diventa parte attiva ed integrante dell’attività della PA nell’esercizio della sua funzione in quanto risorse in grado di garantire in modo efficace interessi pubblici. Illustrati nel dettaglio anche gli artt. 55 e 56, sottolinea quindi come il “tasso di genericità” ancora elevato sia stato in parte superato con il Decreto Ministeriale 72/2021 che fornisce delle Linee Guida definendo procedure e strumenti per l’attuazione della co-programmazione e co-progettazione.

La disamina dei due istituti, del Codice dei Contratti, di varie Sentenze, intervallati da riferimenti di legge ed esempi pratici, sollecitano i presenti della PA e del TS a porre quesiti sulle proprie esperienze (obblighi; vincoli; requisiti di partecipazione, questione compensi/rimborsi spese; riconoscimento del costo lavoro).

Il dott. Mandolini  conclude come, accanto all’importanza delle questioni tecniche specifiche e delle procedure che dovranno essere maggiormente definite,  sia fondamentale il cambiamento nell’approccio complessivo: il sistema della co-programmazione e co-progettazione che non sostituisce le altre modalità previste dal Codice dei Contratti pubblici ma prevede una diversa configurazione della Amministrazione pubblica e una diversa conformazione del terzo Settore, si dovrà  fare gradualmente, per esempio partendo con servizi innovativi o ripensando quelli esistenti – uno alla volta – per carpire sulla pratica operativa punti di forza e criticità.  “L’idea che nell’immediato sia Pubblica Amministrazione che Terzo Settore si conformino secondo la nuova modalità della co-programmazione e co-progettazione diventa un elemento paralizzante e non dinamico”.

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