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Rebecchini: “A Senigallia non si vuole e non si è mai voluta la partecipazione”

Rebecchini: “A Senigallia non si vuole e non si è mai voluta la partecipazione”

“Due riunioni di maggioranza (peraltro con pratiche già definite) in quattro anni sono il segno evidente che non si è cercato il confronto e l’apporto di idee e proposte”

di LUIGI REBECCHINI*

SENIGALLIA – Il sindaco Olivetti, rispondendo in modo disordinato ad un mia riflessione sul mancato coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nei processi decisionali della pubblica amministrazione (a cui aggiungo la mancata partecipazione dei cittadini nonostante le promesse elettorali) ha scritto che la Giunta non farà mai atti contrari alla legge come vorrebbe qualcuno.

Trattasi di rivelazione gravissima. Chi chiede alla Giunta di fare atti contrari alla legge? Ci sono pressioni che non conosciamo? Il sindaco ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica contro chi istiga a violare le leggi? Se questa cosa è vera, il sindaco vada fino in fondo. Se è dichiarazione farlocca dovrà riflettere meglio sulle parole da usare.

Quanto infine alle dimissioni della consigliera Tomassoni, personalmente, mi sono limitato a commentare le dichiarazioni della stessa consigliera. Dichiarazioni che forse sono sfuggite al sindaco.

Si vuole, di fatto, una maggioranza di “yes man”, cosa che personalmente ho sempre contestato fin dal primo momento. Due riunioni di maggioranza (peraltro con pratiche già definite) in quattro anni sono il segno evidente che non si è cercato il confronto e l’apporto di idee e proposte.

*Consigliere comunale di Forza Italia – Senigallia

 

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