Paradisi: “Pignorati i gettoni di presenza e i conti correnti di Liverani e Da Ros”
Paradisi: “Pignorati i gettoni di presenza e i conti correnti di Liverani e Da Ros”
Fuorvianti e inveritiere, secondo l’avvocato, quanto da loro affermato dopo la condanna di secondo grado
di ROBERTO PARADISI*
SENIGALLIA – In riferimento alla nota a firma dei signori Liverani e Da Ros, imputati nel processo per diffamazione a danno della Sig.ra Michela Silvestrini e condannati in primo e secondo grado, attesa la diffusione di notizie totalmente infondate che, ancora una volta, ledono l’immagine della persona offesa, corre l’obbligo di precisare che la Sig.ra Silvestrini è stata certamente costretta a pignorare (atto di pignoramento presso terzi del 30 aprile 2024, e quindi ben due mesi prima della sentenza di appello) i gettoni di presenza presso il Comune dei due imputati nonché a proporre pignoramento in danno del Liverani presso tre diversi istituti di credito.
Smentire tale circostanza è esercizio destinato a fallire a fronte di documenti certi. Il Comune di Senigallia, quale terzo pignorato, rispondeva con due distinte comunicazioni tra il 17 e il 22 maggio a firma Lucia Carotti (Area Risorse umane) vincolando in un caso le somme e, in un altro, rispondendo che non vi erano disponibilità.
Tali atti giudiziari si sono resi necessari poiché i due imputati si erano rifiutati di corrispondere alla Sig.ra Silvestrini le spese legali (che rappresentano una voce di danno già esecutiva in primo grado spettante alla persona offesa). E non si trattava di un “difetto di comunicazione” come scritto in termini del tutto fuorvianti e inveritieri dagli imputati, atteso che gli stessi avevano anzi fatto opposizione agli atti esecutivi in data 7 marzo 2024 (sostenendo che nulla avrebbero dovuto per il momento corrispondere), salvo poi rinunciare a coltivare l’azione infondata e subendo così dal Tribunale una nuova condanna alle spese per l’infondata opposizione.
Nonostante ciò, continuavano a non pagare le spese dovute alla Sig.ra Silvestrini per cui si rendevano necessari i pignoramenti di cui sopra. A fronte di tali pignoramenti, il sottoscritto difensore riceveva una prima chiamata dal collega Avv. Massimo Olivetti nella terza settimana di maggio 2024 a cui seguiva una breve corrispondenza telefonica per raggiungere un accordo.
In data 31 maggio 2024 (un mese prima della sentenza di appello), il collega Olivetti comunicava che il sig. Liverani era pronto a regolarizzare detto accordo con il pagamento di quanto dovuto alla Sig.ra Silvestrini per le spese legali. Accordo che veniva poi formalizzato con un diverso collega, Avv. Balducci.
Solo alla prima settimana di giugno 2024, veniva effettivamente eseguito il pagamento delle somme a titolo di riconoscimento delle spese legali in favore della persona offesa in forza della sentenza di primo grado. A seguito della sentenza di secondo grado, che entrava dettagliatamente nel merito della portata diffamatoria dell’azione dei due imputati (precisando anche la portata politica di tale gesto in uno specifico passaggio), il legale degli imputati chiedeva immediatamente il dettaglio delle somme dovute provvedendo poi al pagamento tempestivo.
Quanto alle dichiarazioni sferzanti e lesive dell’immagine del sottoscritto difensore contenute nella nota di Liverani e Da Ros, ci si riserva nuove iniziative a tutela di diritti e degli interessi del sottoscritto.
*Avvocato
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