CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Canafoglia: “Stavamo per portare in Tribunale i libri della Fondazione Città di Senigallia”

Canafoglia: “Stavamo per portare in Tribunale i libri della Fondazione Città di Senigallia”

“Poi abbiamo desistito: la nostra città ha bisogno di un’adeguata struttura per anziani”. “Siamo impegnati a sistemare i conti, ma non è facile”. “Preoccupa il debito con Società Autostrade”

SENIGALLIA – Il commissario della Fondazione Città di Senigallia, avvocato Corrado Canafoglia, nonostante la complessa situazione finanziaria dell’Ente, ha deciso di non portare i libri contabili in Tribunale. Questo per garantire, nel migliore dei modi, l’attività alla struttura che ospita tanti anziani che hanno bisogno di continua assistenza. Lo ha ribadito questa mattina, in Comune nel corso di una conferenza stampa, nella quale ha illustrato la situazione dell’Ente che dirige. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco Massimo Olivetti, il preasidente del Consiglio comunale Massimo Bello e l’assessore Cinzia Petetta.

Dal bilancio d’esercizio dell’anno 2023, approvato lo scorso 14 ottobre, emerge: una perdita di euro 36.612.319, riconducibile a 2 importanti sopravvenienze passive: a) 14.887.480,61 relativo al credito Autostrade; b) 21.300.453,95 derivante dalla svalutazione del valore del patrimonio immobiliare.

L’utile di gestione è invece di 32.967,56 detratto il debito Autostrade, la svalutazione immobiliare e gli ammortamenti.

Il problema legato alla cessione alla Società Autostrade di alcune porzioni di terreno è vecchio. Per questo la società ha versato alla Fondazione 22.745.331,94 euro. Poi, però, la Cassazione ha obbligato la Fondazione a rifondere una somma di 18.688.888 euro, poi ridotta, dopo varie interlocuzioni, a 14.887.480 euro, oltre ovviamente agli interessi

A maggio 2023 la Fondazione di 22.745.331,94 euro ha in cassa soltanto 8.580.807,43 euro: ne ha infatti spesi 14.164.524, senza contare alcuni immobili nel frattempo venduti – come ha ricordato l’avvocato Canafoglia – dalla gestione precedente.

Secondo il commissario della Fondazione “14.164.524 andavano accantonati, perché questi erano gli accordi intercorsi con Autostrade, invece sono stati usati per coprire perdite di bilancio, sostenere il costo dell’appalto di ristrutturazione delle palazzine ove sono ospitati gli anziani (circa 7.5 milioni), i costi d’acquisto del Musinf (oltre 1,500.000 €) e quelli del progetto “Orti del Vescovo” (oltre 200.000 €), oltre ad elargizioni e sponsorizzazioni per oltre 300.000 euro.

Canafoglia ha anche ricordato che “la trattativa con Aspi ha permesso di governare il rientro del debito mantenendo la continuità aziendale dell’Ente senza subire azioni giudiziali. Queste le posizioni: Aspi chiedeva l’intera liquidità detenuta della Fondazione, ammontante al 17.5.2023 ad euro 8.580.807,43, nonché il saldo del residuo credito tramite vendita degli immobili. Io, invece, ho limitato l’esborso della liquidità a 7 milioni, trattenendo circa 1.500.000 per fronteggiare ogni emergenza finanziaria, posto che l’Ente non accede al credito bancario per le difficoltà in cui versa e deve rispondere ad ogni impellenza con propria liquidità.

“Il saldo del residuo – ha poi aggiunto il commissario Canafoglia –  avverrà tramite la vendita di beni (area del monoblocco ospedaliero, terreni in Ponte Lucerta e frustulo di terreno) da perfezionare nel 2024 per circa 1.000.000 €, che fa scendere il debito ad € 6.887.480oltre interessi cui far fronte con la vendita degli immobili cosidetti “non strategici”.

La cessione degli immobili non strategici (Musinf, proprietà inserita nel comparto degli “Orti del Vescovo”, appartamento a Cesano, immobile prossimo ad auditorium San Rocco, aree fabbricabili di Arceviese e via Cellini, Laboratorio analisi) dovrebbe coprire, quanto meno buona parte del debito con Autostrade, ma la loro cessione è complessa e comunque con un tempo previsto non inferiore a 2 anni dati i problemi anche burocratici che ognuno di essi presenta: per ogni pratica sono avviate concrete interlocuzioni per arrivare alla loro soluzione.

Va comunque detto che la sentenza “Autostrade” ha inciso sul valore delle aree espropriate ed indirettamente su quelle limitrofe di proprietà dell’Ente.

Ciò ha comportato tempi tali da arrivare sino al 14.10.2024 per approvare il bilancio con complessa attività anche per individuare il reale valore di mercato del patrimonio immobiliare per appostarlo nel bilancio e fornire la corretta rappresentazione dello stato patrimoniale – finanziario.

La valutazione del patrimonio immobiliare, affidata a tecnici esperti, ha interessato tutti i beni producendo un risultato finale pesantissimo per il bilancio con una svalutazione di € 21.300.453,95. Oggi il valore del patrimonio immobiliare, stimato dai periti, ammonta ad € 18.092.937,52, ma contabilizzato per legge in bilancio per€ 16.694.307,47 e non gli oltre € 39.000.000 prima a bilancio.

I beni strategici – e quindi non cedibili – ammontano a circa 10.500.000 /11.000.000 euro mentre quelli non strategici a circa 5.600.000/7.000.000 euro.

Non tutti i beni sono stati svalutati, ha detto Canafoglia, ma importanti svalutazioni riguardano la Palazzina Sud, inserita prima a bilancio per € 6.612.395, invece appostata nel bilancio 2023 per € 770.000. L’immobile contiene 17 posti letto e l’ingente importo indicato nel precedente bilancio risale al costo della sua ristrutturazione. Considerando € 6.612.395 quale valore di ristrutturazione significa che ogni posto letto ivi contenuto è costato 352.941,17 euro, quindi 3,5 volte superiore al costo di 1 posto letto in sanità pubblica che ammonta mediamente a 100.000 euro, tralasciando che l’area su cui insiste il fabbricato è di proprietà dell’Ente ed il fabbricato esisteva già, per cui il costo di realizzo di ciascun posto letto lievita a circa 5 volte superiore a quello della sanità pubblica.

Ulteriore elemento grave – sempre secondo l’avvocato Corrado Canafoglia – è la necessità di importanti lavori d’adeguamento/miglioramento sismico, nonostante la pesante ristrutturazione già effettuata, i cui costi sono in fase di determinazione ma da un primo empirico studio non sono inferiori ad 1,2 milione €: tale dato non è stato considerato ai fini della valutazione del bene da appostare nel bilancio 2023 perché ancora non certo.

La Palazzina Nord, inserita nel bilancio sino al 2022 per € 1.920.792.19, appostata in bilancio 2023 per € 1.540.000. L’immobile contiene 42 posti letto e l’importo indicato nel bilancio sino al 2022 è riconducibile al suo costo di ristrutturazione. Anche per esso si profila la necessità di ingenti lavori d’adeguamento /miglioramento sismico, nonostante la pesante ristrutturazione già effettuata i cui costi sono in fase di determinazione ma da un primo empirico studio non sono inferiori ad 1milione di euro: tale dato non è stato considerato ai fini della valutazione del bene da appostare nel bilancio 2023 perché ancora non certo.

Parallelamente è stata rilevata la redditività degli immobili, che presenta indici sotto gli standards medi: ad esempio il laboratorio analisi ha una redditività dell’1,02%, alcuni uffici della palazzina di via f.lli Bandiera hanno una redditività tra l’1,89% e2,03%, senza considerare molti immobili concessi gratuitamente, che presentano costi di manutenzione o imposte.

“I fabbricati, compreso il laboratorio analisi – ha poi aggiunto il commissario della Fondazione -, sono in pessime condizioni e necessitano di interventi manutentivi per alcune centinaia di migliaia di euro, costo non sopportabile per la carenza di liquidità dell’ente.

Secondo Canafoglia “se non si fosse raggiunto il risultato di riequilibrio dell’esercizio di bilancio, oggi dovevamo richiedere il fallimento o altra procedura concorsuale o liquidare gli immobili interrompendo i servizi agli  ospiti ed alle circa 1.000 famiglie che interagiscono con l’Ente con evidente danno all’intero sistema socio – economico della comunità, difficilmente recuperabile per anni, oltre a licenziare tutti i dipendenti”.

“Il virtuoso risanamento aziendale intrapreso oggi permette alla Fondazione di non erodere il patrimonio, avendo invertito la modalità gestoria passata che ha causato questa pesante situazione, ma la crisi aziendale non è superata, perché i risultati ottenuti dal commissariamento vanno consolidati. Dobbiamo inoltre restituire oltre 7 milioni ad Autostrade, adeguare sismicamente le palazzine per 2,5 milioni, sostenere oltre 1,2 milioni per concentrare ospiti in palazzina nord per renderla autonoma economicamente e non dipendente dagli incassi dei terreni/immobili . Quindi occorrono 10,7 milioni di euro ma il valore degli immobili non strategici da vendere non supera ì 7 milioni!

Secondo l’avvocato Canafoglia “l’entità del dissesto dell’Ente si inquadra come il più pesante crack della storia cittadina ed i suoi effetti nefasti si manifestano sulla necessità d’alienare molti degli immobili sottraendoli ai fini testamentari e ponendo a rischio le attività di servizio a favore di anziani, giovani, disabili e soggetti in difficoltà socio- economica, veri destinatari dei testamenti”.

“Per superare la crisi dell’ente – sempre secondo Canafoglia – occorrono almeno 7-10 anni. La fondazione svolge attività senza scopo di lucro: le rette per gli ospiti-anziani non comprendono l’utile, che occorrerebbe per sanare i pesanti disavanzi, i debiti e tutte le criticità.

“Oggi l’assistenza agli anziani è prestata su 2 palazzine, a nord con 42 posti letto ed a sud con 17 posti letto. Ho già sottolineato l’antieconomicità della palazzina sud: 17 posti letto non garantiscono un ricavo tale da permettere la copertura delle spese di gestione, quello del personale in particolare, fatto quest’ultimo noto anche al Cda presieduto dal dottor Guzzonato.

“Non si comprende pertanto come si possa aver speso oltre 6 milioni di euro sulla palazzina sud nella consapevolezza che 17 posti letto rappresentano una gestione antieconomica, come Residenza Protetta per Anziani,  ma anche come RSA o cure intermedie. Pertanto va separata l’operatività delle 2 palazzine, rendendole economicamente autonome”.

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *