Anche il professor Mustafa Alici parteciperà al convegno internazionale di studi storici
Anche il professor Mustafa Alici parteciperà al convegno internazionale di studi storici
SENIGALLIA – Il Convegno Internazionale di Studi Storici, in programma nelle giornate del 9 e 10 novembre prossimo, presso l’Auditorium San Rocco, vedrà la presenza di personalità nell’ambito della Storia in generale e delle Religioni in particolare.
Una di queste è il professor Mustafa Alici (nella foto), proveniente dalla Turchia. Nato ad Erzincan nel 1969. Si è diplomato alla Scuola d’Imam Hatip nel 1988. Si è laureato presso l’Università di Marmara, Facoltà di Teologia nel 1993. Nel 1996, ha ottenuto un dottorato presso l’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Marmara con un lavoro sul dialogo tra musulmani e cristiani nell’ambito della Storia delle Religioni. Nello stesso anno ha studiato, per un anno, presso l’Università per stranieri di Perugia e, tra il 1996 ed il 1998, ha svolto ricerche per la sua tesi di dottorato a Roma, Bristol, Birmingham e Londra.
Tra il 1995 e 2010 ha lavorato come docente di Storia delle religioni presso la Facoltà di Teologia dell’Università di Rize (Turchia).
Nel 2014 é stato nominato Decano della Facoltà di Teologia di Erzincan e dal 2017 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Rettore dell’Università di Erzincan in Turchia. E’ autore di diverse pubblicazioni e articoli su riviste specializzate.
Al professor Alici abbiamo avuto modo di porre alcune domande:
- Professore Lei ha studiato in Italia ed è un profondo conoscitore dell’opera di Raffaele Pettazzoni, fondatore della Società Italiana di Storia delle Religioni. Questa esperienza cosa le ha lasciato e porta ancora dentro di sè, nella Sua attività di docente con i suoi studenti in Turchia?
Raffaele Pettazzoni è un importante scienziato che ha donato all’intera umanità l’approccio fenomenologico, un nuovo metodo tradizionale. Per noi storici dell’interpretazione è il fondatore della fenomenologia della religione. Attribuiva importanza alla continuazione dei fenomeni religiosi in modo comparativo allo sviluppo storico. Lui è importante anche per le persone religiose di fede musulmana. Perchè Pettazzoni spiega nel dettaglio i termini religiosi per prevedere i migliori risultati. Ma, soprattutto, Pettazzoni è un modello molto importante per i miei colleghi e professori turchi come me, perchè i metodi da lui adottati sono sempre la terza via, la via di mezzo e la via del compromesso, lontano dagli estremi. La scuola di Pettazzoni, con la società da essa fondata e attraverso maestri come Casadio, che avrò la gioia di incontrare a Senigallia, continua ad illuminare l’insegnamento delle scienze religiose turche, a produrre verità scientifiche e a sviluppare la tradizione della storia delle religioni turca. Siamo felici a questo punto perchè continuiamo a presentare questo grande personaggio, che non ha secondi fini o intenzioni nascoste, nel mondo scientifico turco. Pettazzoni non è importante solo per la storia delle religioni, ma è anche vitale per i teologi musulmani, perchè ha definito in modo completo concetti chiave come “mito”, “dio” ,”religione” e “civiltà”.
- Turchia ed Italia sono due nazioni che hanno dei profondi legami culturali, sociali, ultimamente anche sportivi dato che un certo numero di allenatori italiani svolgono la loro attività in alcune società turche (in primis Montella, mister della nazionale di calcio) e storici. Quale il suo pensiero in proposito?
L’Italia è la patria della cultura e dell’arte, il paese protagonista del Rinascimento, con profonde radici storiche. E’ l’unico Paese che prende l’arte dalle mani dei geni e la affida a persone normali, trasformandola in normale opera umana. Abbiamo una convinzione comune: l’Italia è il fratello gemello della Turchia. Le due Nazioni sono geograficamente situate su ricchi valori umani come due penisole. Le nostre leggi commerciali e la maggior parte delle nostre parole tecnicocommerciali sono prese dall’italiano. Nei due Paesi vivono popoli che hanno in comune valori umani, cibo e tradizioni molto similil. Istanbul è conosciuta come la seconda Roma. Quando ero studente e Fatih Terim divenne per la prima volta allenatore della Fiorentina, essa era seguita con lo stesso entusiasmo delle squadre turche. Montella è uno che si accontenta e viene accettato come un turco ed i suoi successi, come quelli di Kenan Yildiz alla Juventus ci rendono orgogliosi.
- In quest’epoca, che sembra andare oltre il futuro, qual è la posizione e la funzione di uno storico?
Nell’antichità e nel Medioevo le religioni si dicevano “diverse” l’una dall’altra e uniche. L’età moderna si è concentrata sui principi universali e sulle somiglianze tra religioni e credenti. Ma oggi, i punti comuni nelle religioni stanno diventando sempre più importanti e svolgono un ruolo chiave. Come storici delle religioni, noi dobbiamo impegnarci affinchè tutta l’Umanità costruisca insieme il futuro come una famiglia, lontano da ogni tipo di male, dolore e violenza. Come punto di partenza fondamentale, noi storici delle religioni dovremmo sforzarci di inventare nuovi approcci comparativi che siano complementari e sovrapposti, scoprendo le carenze e gli aspetti del confronto tra religioni e continuare a guidare ed insegnare.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it