Presentato a Corinaldo il progetto Iter Suasanum, un percorso denso di spiritualità e cultura
Presentato a Corinaldo il progetto Iter Suasanum, un percorso denso di spiritualità e cultura
CORINALDO – Corinaldo ha presentato ufficialmente alla comunità “ITER SUASANUM”: il cammino, il viaggio, nella storia della fede della comunità. Il 2025 sarà anno giubilare e in occasione di questo evento mondiale la diocesi di Senigallia ha dato vita ad un progetto che coinvolge luoghi dall’alta bellezza e dalla profonda spiritualità. Considerare un Giubileo il momento in cui il Papa concede l’indulgenza riduce il suo significato perché deve essere considerato molto di più: una sorta di ritorno alle origini per riflettere, per dare nuovo impulso alla vita umana. In ITER SUASANUM ( www.itersuasanum.com ) emerge tutto ciò: un percorso spirituale ma anche fisico e soprattutto per tutti perché presta grande attenzione alla disabilità ed è segno che il giubileo, citando lo slogan, è veramente per tutti.
Corinaldo non solo è parte del progetto bensì capofila avendo un legame indissolubile con Santa Maria Goretti il cui culto va ben oltre sia i confini nazionali sia religiosi perché la sua storia è stata ed è presa in considerazione da chi è bel lontano dalla religione perché le riconoscono forza e rettitudine.
Nella suggestiva cornice del teatro Goldoni hanno preso la parola don Giuseppe Bartera, direttore della Pastorale per il turismo della Diocesi di Senigallia; il sindaco Gianni Aloisi, ed i colleghi ammininistratori di Castelleone di Suasa e Mondolfo. Prezioso l’intervento della ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, dell’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi e di suor Veronica Donatello del Servizio nazionale pastorale delle persone con disabilità della Cei. Emozionanti le parole di Oney Tapia, campione paralimpico di lancio del disco nonché medaglia d’oro a Parigi 2024, che ha spiegato il valore dell’accessibilità al bello che questi territori possono esprimere.
Inoltre ITER SUASANUM, come hanno spiegato Massimo De Rosa ed Eros Gregorini del coordinamento, porta alla luce il bello (fisico e spirituale) del percorso e grandi potenzialità turistiche. Presenti anche i rappresentanti dell’Archeoclub di Mondolfo, dell’associazione Per Terra – Corinaldo, della Pro loco di Corinaldo e della cooperativa Abaco di Castelleone di Suasa. A tirare le somme dell’incontro a Corinaldo il vescovo di Senigallia Franco Manenti.