Canafoglia: “Perché Campanile è stato silente in Consiglio comunale ed è poi intervenuto sui giornali?”
Canafoglia: “Perché Campanile è stato silente in Consiglio comunale ed è poi intervenuto sui giornali?”
di CORRADO CANAFOGLIA*
SENIGALLIA – Debbo replicare alle recenti affermazioni sulla stampa del consigliere comunale Campanile, posto che stanno creando problemi alla Fondazione, in quanto prive di fondamento giuridico.
Non comprendo perché questi è stato silente nel consiglio comunale ove sono stato audito invece di intervenire sul bilancio 2023 della fondazione e sulla mia relazione, preferendo parlare con comunicati stampa.
Campanile mi chiede di dimenticare le passate gestioni dell’Ente, ma gli ricordo che sono stato nominato commissario per sanare il pesante buco milionario ereditato da queste, tanto che il bilancio 2023 presenta una perdita di € 36.612.319, riconducibile a 2 sopravvenienze passive: € 14.887.480,61 per il debito verso Autostrade ed € 21.300.453,95 dovuta alla svalutazione del patrimonio immobiliare dell’Ente.
Non considerando il debito Autostrade, la perdita da svalutazione immobiliare e gli ammortamenti nota positiva è il risultato di gestione del 2023 che presenta un utile di € 32.967,56.
Risultato difforme dai buchi milionari delle precedenti gestioni ed avuto tramite un’efficace ottimizzazione della spesa grazie al lavoro dei dipendenti dell’Ente e che consente oggi di non erodere il patrimonio, allontanando l’incubo del fallimento, evento verosimile all’inizio del commissariamento e su cui Campanile non può scherzare, perché se si fosse verificato avrebbe colpito le oltre 1000 famiglie della nostra comunità, tra dipendenti e soggetti che beneficiano dell’attività della fondazione.
Spiace che tali concetti non siano compresi da chi è stato assessore al bilancio del Comune e dovrebbe conoscere che un bilancio deve rappresentare il reale stato patrimoniale finanziario e la sua redazione, per quanto riguarda quello del 2023, è stato il frutto dell’attività di un team di professionisti che da 30 anni lavorano e non vivono di politica.
Se però Campanile ritenesse il bilancio non veritiero deve denunciarlo alle competenti autorità, posto che un bilancio falso costituisce un illecito penale, mentre se il suo è un semplice esercizio di posizione partitica allora valuti di non trascendere nella diffamazione, ma soprattutto eviti di cagionare danni all’operato dei dipendenti che giornalmente lavorano per dare un servizio di qualità agli ospiti, ma anche per risanare l’ente che per anni dovrà lottare per uscire dalla crisi.
Ricordo che Autostrade ha versato € 22.745.331,94 e dopo la sentenza della Cassazione a maggio 2023 la Fondazione doveva restituire € 14.887.480,61 oltre interessi, ma ne aveva in cassa solo € 8.580.807,43.
Di recente è emersa la necessità di eseguire lavori di miglioramento/adeguamento sismico sulle palazzine sono ospitati gli anziani per circa € 2,5 milioni, palazzine oggetto di una ristrutturazione delle precedenti gestioni per oltre € 7,5 milioni consegnando un immobile con 42 posti ed un altro con 17 posti: in quest’ultimo l’esiguità dei posti letto rende antieconomica qualsiasi modalità di ospitalità di anziani.
Inoltre per rendere tali strutture economicamente sostenibili occorrono lavori per circa € 1, 2 milioni.
Questo è il fabbisogno di liquidità dell’ente, cui far fronte solo tramite la vendita di parte degli immobili non funzionali all’ospitalità per anziani ed a mantenere le attività sociali quali la comunità “Nilde Cerri”, la scuola di musica, la somministrazione gratuita di viveri a famiglie in difficoltà gestita con Stracomunitari, l’ospitalità degli psichiatrici della Coop. “il volo dei gabbiani” ed il progetto della Fabbrica dei Sogni per i disabili e le famiglie dell’intera comunità.
Il valore reale del patrimonio immobiliare vendibile è inferiore di circa € 3 milioni rispetto ai fabbisogni di liquidità dell’Ente: palese è la crisi della fondazione che purtroppo si protrarrà per anni.
Ove Campanile afferma che vanno aumentati i ricavi, dimentica che si è passati dal 2020 quando i ricavi ammontavano ad € 2.182.528,42 ed i costi ad € 3.332.607,959 al 2023 con i ricavi saliti ad € 2.426.050.08 € ed i costi scesi ad € 2.393.082,62 €.
La gestione di una residenza protetta per anziani ha regole precise che impediscono d’aumentare le rette o di aumentare i posti letto liberamente: tale affermazione denota una mancanza di conoscenza dell’attività della Fondazione che potrebbe essere superata se Campanile invece di scrivere ogni tanto comunicati venisse in struttura per conoscere l’attività e soprattutto studiasse le norme che presiedono alla sua gestione ed anche alle modalità di redazione dei bilanci: seppur invitato più volte, non l’abbiamo mai visto !
Quanto alla svalutazione del MUSINF, singolare che Campanile la definisca una palazzina storica in centro città di 3 piani con giardinetto e pertanto ritiene riduttivo il valore attuale di soli 400.000 € per il solo fatto di essere destinata a museo, invitandoci a modificarne la destinazione d’uso a civile abitazione.
Consigliere Campanile se non sbaglio lei era assessore al bilancio del Comune quando quest’ultimo vendette il Musinf alla Fondazione per un costo complessivo di oltre € 1,5 milione.
Forse non ricorda chi e per quale motivo trasformò la destinazione dell’immobile da residenziale a museo per poi venderlo alla fondazione, ma soprattutto che dopo l’acquisto restò in uso al Comune quale deposito.
Né ricorda che dopo l’acquisto la fondazione indisse una gara di idee su cosa fare del Musinf, con tanto di commissione ai cui membri, tra i quali il presidente e 2 membri del Cda, venne riconosciuto un gettone di 500 € ciascuno ed € 7000 quale premio all’unico architetto che partecipò alla gara, professionista già destinatario di molteplici incarichi dall’ente.
Oggi stiamo lavorando per modificare quella destinazione, seguendo il regolare iter amministrativo, nell’ottica di vendere l’immobile una volta divenuto residenziale e così massimizzando il prezzo di vendita.
Campanile ironizza poi sulle svalutazioni del patrimonio immobiliare, ma c’è poco da stare allegri.
Sino al 2022 la Palazzina Sud (con 17 posti letto) era inserita a bilancio per € 6.612.395, nel bilancio 2023 invece è stato ridotto a € 770.000: l’importo milionario è riconducibile al costo della sua ristrutturazione, da cui emerge che ogni posto letto ivi contenuto è costato € 352.941,17, quindi 3,5 volte superiore al costo di 1 posto letto in sanità pubblica che ammonta mediamente ad € 100.000.
Per questa palazzina, nonostante la costosa ristrutturazione, è emersa la necessità di lavori d’adeguamento sismico per circa € 1,5 milione
La Palazzina Nord (con 42 posti letto), inserita nel bilancio sino al 2022 per € 1.920.792.19, è oggi appostata in bilancio 2023 per € 1.540.000: anche per essa occorrono lavori d’adeguamento /miglioramento sismico per oltre € 1 milione, nonostante la costosa ristrutturazione.
Singolare e’ il valore dei terreni agricoli di Ripe, appostati nel bilancio 2022 per € 2.988.393 con valori oscillanti da un minimo di € 57.942,29 ad ettaro ad un massimo di € 103.829,13 ad ettaro, lontani da quelli di mercato che non superano al massimo € 35.000 all’ettaro e quindi oggi svalutati ad € 986.799
Che dire poi delle aree fabbricabili di via Cellini e via Arceviese valutate prima rispettivamente € 8.839.985 ed € 5.968.916,34 ed oggi nel bilancio 2023 svalutati rispettivamente ad € 2.640.000 ed € 1.096.000, richiamando i valori delle aree limitrofe, o del fienile che doveva trovarsi in Roncitelli ed inserito nei bilanci precedenti per € 46.080, ma da anni demolito.
Ci sarebbero tanti altri elementi da discutere sull’intervento di Campanile, ma credo che quanto detto qui basti a suggerirgli una profonda riflessione, mentre noi torniamo a concentrarci sul risanamento dell’ente, confidando che chi ha interesse per la Fondazione venga quanto meno a vederla e poi se vuol portare il suo contributo è sempre ben accetto, Campanile compreso.
*Avvocato – Commissario Straordinario Fondazione Città di Senigallia
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