Anche nelle scuole di Senigallia si fa largo il modello finlandese
Anche nelle scuole di Senigallia si fa largo il modello finlandese
SENIGALLIA – Come prendere una scuola periferica, teoricamente meno dotata di mezzi rispetto ad altre collocate in posizioni migliori, e trasformarla in un’eccellenza educativa.
È la storia recente della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Vallone, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Senigallia Centro. Dal 2021, infatti, una classe della Primaria ha cambiato il proprio indirizzo educativo, adottando il Modello organizzativo finlandese (Mof). Nelle parole di Antonella Accili – Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo “Della Rovere” di Urbania, alla guida di una rete nazionale di scuole impegnate nella stessa sperimentazione – il Mof parte dal principio che «l’insegnamento frontale è poco congeniale ai giovani. Perciò si punta di più sulla valorizzazione dei talenti, il che promuove la fiducia in sé stessi».
Ciò significa, innanzi tutto, affrontare il problema della frammentazione degli apprendimenti causata dall’orario scolastico tradizionale. Come? Compattando le ore di lezione delle stesse materie in blocchi orari settimanali, favorendo l’attenzione e realizzando attività laboratoriali conseguenti al lavoro svolto in classe. Anche qui, l’approccio preferito è quello dell’apprendimento cooperativo: il lavoro di gruppo non come eccezione, ma come situazione per imparare a costruire conoscenze risolvendo insieme i problemi. Così anche i corridoi, il giardino con l’orto o gli argini del vicino Misa sono diventati altrettanti spazi didattici, capaci di stimolare positivamente le relazioni fra gli alunni, e di creare un effettivo benessere psicologico. E quando si sta bene a scuola si impara volentieri. Lo dicono i riscontri che le docenti ricevono dalle famiglie, oltre che dai ragazzi.
Ma anche i risultati dei test Invalsi l’hanno confermato; tanto che il Mof è stato esteso a una classe dell’Infanzia dello stesso plesso. «Il modello finlandese non è un’innovazione fine a sè stessa – sottolinea la Dirigente scolastica di Senigallia Centro Patrizia Leoni – ma un approccio didattico che ha saputo produrre risultati sorprendenti, anche sotto il profilo degli apprendimenti». Numeri in crescita dunque, ma soprattutto un aumento della qualità del servizio scolastico, sottolineato anche in un recente convegno a Torino che ha fatto il punto sulla sperimentazione del Modello finlandese a livello nazionale: un’esperienza che si sta radicando con successo, e che certamente rappresenta uno stimolo a mantenere viva la riflessione e l’aggiornamento della didattica nella scuola italiana.