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La Pallavolo Senigallia si appella al Sindaco: “Ci difenda dagli attacchi strumentali dell’assessore allo Sport”

La Pallavolo Senigallia si appella al Sindaco: “Ci difenda dagli attacchi strumentali dell’assessore allo Sport”

La società, dati e documenti comunali alla mano, smentisce Pizzi. Le tribune sono accessibili: è scritto nella relazione tecnica commissionata

SENIGALLIA – “Corre l’obbligo, a nome di 468 famiglie ancora una volta disorientate dalle uscite estemporanee dell’assessore allo sport Pizzi, di rispondere fermamente sulle accuse mosse in merito alla gestione del Campo Boario (sede principale e vitale per la Pallavolo Senigallia, prima società sportiva della regione Marche)”. Inizia così una nota diffusa oggi pomeriggio dal Consiglio direttivo dell’Usd Pallavolo Senigallia.

“Le ultime dichiarazioni pubbliche dell’assessore Pizzi non contengono nulla di vero. Innanzitutto non è vero che il pubblico sulle tribune è stato vietato dall’inizio dell’insediamento dell’attuale Giunta. Il divieto è arrivato (ed è stato scrupolosamente rispettato) dopo il deposito della relazione di tecnici incaricati dal Comune (ingegneri Monni, Binci, Vecchi) avvenuto il 27 maggio del 2022. In quella prima analisi di vulnerabilità sismica, che fu eseguita sulla scorta di una campagna prove basica, si stabiliva il divieto di accesso alle gradinate mantenendo espressamente praticabile lo spazio per il pubblico antistante i gradoni e la zona di ingresso.

“Si raccomandava inoltre al Comune di posizionare per la sicurezza dei dipendenti pubblici dei puntelli per garantire maggiore stabilità nei locali tecnici e nei bagni del pubblico (presidio mai realizzato dall’assessorato allo sport) e si scriveva (pagg. 57 e 58) a chiare lettere che sarebbe stato sufficiente un modesto “intervento localizzato con tempi e costi contenuti” per riaprire al pubblico tutti i gradoni.

“Ovviamente l’assessore Pizzi – afferma sempre la Pallavolo Senigallia – si guardava bene dall’adempiere a simili “inviti” necessari a garantire ai ragazzi e alle famiglie di vivere lo sport. Ancora oggi i puntelli non sono stati posizionati. Dopo il deposito della relazione, l’assessore organizzava un “blitz” (la US era all’oscuro di detta relazione) e faceva posizionare – senza che nessuno ne conoscesse ancora il motivo – delle semplici catenelle per tentare di impedire il passaggio sui gradoni. Faticosamente, nel silenzio assoluto dell’assessore allo sport, i responsabili della US venivano a conoscenza di quella relazione tecnica.

“Nella totale inerzia dell’assessorato, la US Pallavolo acquistava a proprie spese delle transenne (le stesse ancora presenti al Boario che, dunque, non sono state posizionate dagli operai comunali ma dagli stessi addetti della società sportiva) e chiudeva il passaggio ai gradoni. Lo si ribadisce: le transenne sono di proprietà della US e sono state posizionate dalla US per la sicurezza degli utenti. Un lavoro che avrebbe dovuto fare l’assessore ma che non ha mai fatto. L’estate successiva, l’assessore Pizzi tentava (come in passato già raccontato) di chiudere definitivamente il Boario per una errata (?) interpretazione di norme e relazione tecnica. Solo l’intervento del sindaco Olivetti scongiurava il progetto dell’assessore Pizzi e, nel rispetto delle norme (anche su istanza dei legali della US Pallavolo), il sindaco ordinava ciò che la legge prevede: una seconda analisi di vulnerabilità sismica (ingegneri Binci, Camilletti e Ricciotti) che veniva depositata in data 11.12.2023.

“Questa seconda verifica ha potuto contare (come la legge prescrive per la seconda analisi di vulnerabilità) su una campagna prove – parliamo di carotaggi, prelievi prove di carico – finalmente estremamente estesa. Ebbene, i tecnici – prove alla mano – stabilivano che le tribune del pubblico (pag. 66) potevano e possono essere utilizzate addirittura all’80% del grado massimo di occupazione dei gradoni, percentuale pari a n. 168 persone (questo in astratto poiché la norma nazionale prevede, tra pubblico e atleti, un massimo di 100 persone in impianti come quello del Boario). Resta però il dato dell’accessibilità delle tribune in teoria per 168 persone.

“Ovviamente, nemmeno questa relazione veniva inviata alla US Pallavolo e solo dopo un faticoso accesso agli atti, la nostra società otteneva il documento. Il nostro direttore tecnico, telefonicamente, aveva anche modo di conferire con il sindaco Olivetti rappresentando (peraltro prima di una importante partita) la nuova situazione certificata dai tecnici incaricati dal Comune.

“Attesa la nuova situazione, le transenne venivano spostate e due mesi fa venivano riposizionate parzialmente solo per delimitare degli spazi interessati ad infiltrazioni del tetto. Fino a quando ignoti (oggi l’assessore scrive che si trattava di operai dell’ufficio tecnico mandati “urgentemente”) sono entrati al Boario, rendendolo impraticabile con terriccio e sporcizia ovunque, ed hanno arbitrariamente posizionato a loro piacimento le transenne di proprietà della US Pallavolo. Che chiederà ufficialmente, insieme al Comitato dei genitori, un incontro con il sindaco Olivetti per fermare l’ennesimo attacco strumentale allo sport e alla nostra società”, conclude la Pallavolo Senigallia.

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A questo punto, dopo aver letto una nota così dettagliata e vista anche la relazione tecnica, occorre domandarsi una sola cosa: ma l’assessore allo Sport di Senigallia, i documenti fatti realizzare dallo stesso Comune, nell’interesse dell’Amministrazione stessa e dei cittadini, li legge? Una domanda che ci sembra più che logica. (e.st.)

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