Trecastelli ricorda Maria Lisa Cinciari Rodano ad un anno dalla scomparsa
Trecastelli ricorda Maria Lisa Cinciari Rodano ad un anno dalla scomparsa
TRECASTELLI – Il Sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli e l’Amministrazione Comunale rivolgono un pensiero a Maria Lisa Cinciari Rodano, scomparsa il 2 dicembre 2023 e, in segno di stima e profonda riconoscenza, vogliono onorarla e tributarle il prestigio che merita, scegliendo di intitolare a lei uno spazio pubblico nella Città di Trecastelli.
Una donna straordinaria Maria Lisa Cinciari Rodano, alla quale Trecastelli ha conferito, nel 2016, il riconoscimento di Cittadinanza Onoraria, per essersi distinta nell’impegno politico, culturale e sociale e, da grande protagonista dell’emancipazione femminile, per la partecipazione e l’attivismo con cui ha sempre condotto la battaglia per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle donne. Chi l’ha conosciuta sa quanta forza c’era nelle parole che pronunciava e quanto lei stessa incarnasse la testimonianza della libertà che il suo impegno le aveva permesso di conquistare. Con la sua vivacità intellettuale, ha focalizzato l’attenzione sulla condizione femminile, caratterizzando tutto il suo percorso politico e personale.
Quando si parla dell’Onorevole Maria Lisa Cinciari Rodano o si legge un suo scritto, viene naturale rallentare il discorso o la lettura, si sente la necessità di pronunciare le parole lentamente o di scorrere le parole scritte con presenza, dando valore ad ogni parola e ad ogni pensiero da lei espresso. Questo accade perché è stata una tra le donne più importanti per la conquista dei diritti di cui godiamo, fautrice della libertà e della democrazia di cui oggi beneficiamo, ottenute grazie anche al suo coraggio di lottare nella Resistenza antifascista e di impegnarsi nella vita politica.
Deputata, Senatrice, Parlamentare europea, è stata la prima donna nella storia italiana ad essere eletta alla carica di vice Presidente della Camera dei deputati, è stata componente della Commissione sulla condizione della donna del Parlamento Europeo, Presidente e relatrice generale della Commissione d’inchiesta del Parlamento Europeo sulla “Situazione della donna in Europa”. Sposata con Franco Rodano, ha percorso la sua esistenza partecipando, dalla Resistenza in avanti, ma anche da prima, al cambiamento della condizione femminile in ogni ambito. Una donna esemplare che, con grandi battaglie, ha favorito lo sviluppo di una cultura senza pregiudizi, promuovendo la parità di genere e i valori di inclusione e rispetto.
L’8 marzo 2022, la Città di Trecastelli, promotrice di un progetto sulla Parità di Genere che ha coinvolto l’Istituto Comprensivo “Nori De’ Nobili”, ha voluto riservarle uno spazio all’interno del progetto stesso, donando alle sezioni della Scuola dell’Infanzia il libro “Mimosa in fuga“, di Serena Ballista e Paola Formica, scritto in collaborazione con UDI – Unione Donne in Italia di cui lei è stata co-fondatrice. Il volume, oltre a rendere omaggio alle donne che hanno lottato per i propri diritti, rende omaggio ai cento anni di Marisa Rodano che, l’8 marzo 1946, propose la mimosa come simbolo italiano della Giornata Internazionale della Donna.
Il 9 agosto 2021, in occasione della celebrazione della Liberazione di Ripe, Castel Colonna e Monterado di Trecastelli, Maria Lisa Cinciari Rodano aveva scritto e inviato all’Amministrazione Comunale un discorso molto significativo, in cui ringraziava per essere stata invitata a partecipare, sottolineava di ringraziare ANPI per l’impegno costante nel tenere viva la memoria e affermava: “l’occasione di riflettere su quello che è stato, rimane una condizione essenziale per comprendere chi siamo, per capire la contemporaneità. La liberazione ci ricorda sempre quanto dobbiamo essere grati a coloro che si sono sacrificati e sono morti perché noi potessimo vivere liberi dall’oppressione, dalla dittatura e dalla guerra, perché potessimo avere la democrazia, lo strumento per migliorare la nostra vita, conquistare i nostri diritti … Bisogna ricordare con riconoscenza tutti quegli italiani e quelle italiane che, con le loro lotte, con l’aiuto prestato ai partigiani combattenti e ai soldati sbandati e ai prigionieri alleati fuggiti hanno partecipato alla sconfitta del fascismo … Per le donne poi, la liberazione e il 1945, hanno segnato finalmente l’ingresso a pieno titolo nella vita pubblica, che si sono conquistate con la forza e il coraggio con cui hanno partecipato alla lotta di liberazione. Tutta la mia vita pubblica ha preso ispirazione e forza da quelle donne e da quegli uomini. Tante delle conquiste che abbiamo ottenuto nei decenni repubblicani sono state possibili anche grazie a loro, al loro pensiero e alle loro azioni. Per questo non bisogna avere paura delle rievocazioni. Ricordare significa tenere in vita, restituire significato. A cento anni, io ancora non smetto di farlo…”.
Oggi, a un anno di distanza dalla sua morte, manca la possibilità di poterle chiedere l’analisi di quanto accade, dopo tanti anni di lotta per i diritti, manca la possibilità di capire con l’aiuto della sua esperienza perché molte donne debbano ancora oggi subire tanta violenza, fisica, verbale e psicologica. Nella complessità di queste domande, per trovare risposte, proviamo ad ispirarci alla sua levatura, dedicando alla sua figura merito e riconoscenza.
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