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Dario Romano al sindaco: “Il nuovo Ponte Garibaldi è uno scempio, la maggioranza dei senigalliesi non lo accetterebbe mai”

Dario Romano al sindaco: “Il nuovo Ponte Garibaldi è uno scempio, la maggioranza dei senigalliesi non lo accetterebbe mai”

di DARIO ROMANO*

SENIGALLIA – In questi giorni abbiamo letto un acceso “botta e risposta” sul nuovo Ponte Garibaldi. L’ennesima polemica, direbbero i cittadini, dove si trovano contrapposte le forze di centrodestra e centrosinistra. Si cita il passato, si cita il Ponte degli Angeli (inaugurato dallo stesso Olivetti, con tanto di cambio denominazione), si snocciolano le responsabilità (della Regione in primis). In tutto questo, l’unico reale fatto nuovo che si è aggiunto al dibattito è il rendering, parziale, della struttura.
Un ponte, progettato da ANAS su indicazione della Regione, che dovrebbe rispettare tutte le norme tecniche dettate dallo Stato. Sul tema della sicurezza non vi è nulla da dire, è giusto che sia messo al primo posto ma questo non può non andare di pari passo con la funzionalità e un raccordo completo con la viabilità che si muove attorno all’opera. Inoltre, la sicurezza dovrà fare i conti con altri ponti (Ponte Portone, Ponte degli Angeli, Ponte della Statale, Ponte della Ferrovia) che hanno gli stessi problemi e la stessa identica portata del vecchio ponte Garibaldi.
Infatti, dal rendering diffuso, non emerge nella sua completezza ciò che sarà l’intera struttura, in particolare le rampe di accesso e discesa: parliamo di veri e propri muri di cemento che si troverebbero su Via Rossini e su Via Portici Ercolani. La mancata funzionalità si traduce proprio in questo, nella compromissione della viabilità cittadina e di un probabile aumento del traffico cittadino in ingresso nel centro storico.
Per questi motivi, nonostante queste stesse critiche Le avrei rivolte direttamente al commissario Acquaroli e al suo vice Babini, che si rifiutano però di presentarsi in commissione da quasi un anno, ci rivolgiamo a questo punto a Lei. Tolga per un attimo la campagna elettorale e le relative strumentalizzazioni dal dibattito. La maggioranza dei senigalliesi non lo vorrebbe mai quel ponte, così com’è. E lei, volente o nolente, rappresenta proprio i senigalliesi.
Una proposta concreta potrebbe essere quella di installare un ponte carrabile temporaneo, nell’attesa della realizzazione delle vasche di espansione – una è stata realizzata, altre sono in progettazione -. Superata quella fase, si potrebbe finalmente lavorare su una nuova struttura che riesca a soddisfare le esigenze di sicurezza, coniugando però una diversa e migliore funzionalità.

*Capogruppo Partito Democratico – Senigallia

 

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