Il Comitato del Cavallo al Comune: “Dobbiamo ricorrere al Tar anche per un semplice accesso agli atti?”
Il Comitato del Cavallo al Comune: “Dobbiamo ricorrere al Tar anche per un semplice accesso agli atti?”
SENIGALLIA – “Se fosse una serie TV, la vicenda dell’antenna del Cavallo sarebbe di genere grottesco. Ma come ogni “telefilm” che si rispetti, anche questo avrebbe le sue digressioni, storie secondarie che si sviluppano in parallelo, magari intrecciandosi con la trama principale. In questo caso c’è una storia drammatica da raccontare, che parte da un incidente mortale”. Inizia così un nuovo intervento del Comitato per il diritto alla partecipazione civica e per la tutela del paesaggio di Via del Cavallo, a Senigallia.
“Ventuno anni fa in quel posto un giovane perse la vita, schiacciato da un trattore scivolato mentre scendeva dal pianale di un autocarro. Dopo quel tragico evento, i familiari e gli amici della vittima hanno lasciato un segno di ricordo, con alcune pietre sulle quali vengono periodicamente deposti dei fiori, per tenere viva la memoria. Ancora oggi dopo 21 anni.
“Appena partito il cantiere per l’installazione dell’antenna, abbiamo segnalato al Comune di Senigallia, tramite la Prefettura, di porre particolare attenzione a quel piccolo memoriale, proprio per non deturparlo o cancellarlo, un rischio reale nel contesto di un cantiere come quello. Era il 4 agosto 2024.
Sappiamo che già ad agosto la Prefettura ha chiesto (in forma scritta) al Comune di provvedere in maniera adeguata, affidando al Sindaco il compito di conservare questo importante segno della memoria popolare.
“Abbiamo pertanto richiesto al Comune copia della comunicazione del Prefetto e delle successive determinazioni del Comune stesso. Si tratta di una “richiesta di accesso agli atti” formalizzata e protocollata il 28 agosto. Lo abbiamo fatto perché vogliamo custodire questo luogo, perché è un nostro diritto, ed è anche un dovere della nostra amministrazione comunale rispondere entro 30 giorni. Secondo voi il Comune l’ha fatto?
“Dopo 3 mesi, 90 giorni che sarebbero dovuti essere al massimo 30, non abbiamo ricevuto neppure un banale cenno di riscontro. Anche per avere una semplice risposta dobbiamo ricorrere al TAR? Concepisce così la cittadinanza la nostra amministrazione comunale, una infinita sequela di carte bollate?”
Nelle foto: il piccolo memoriale nel mezzo del cantiere per la costruzione dell’antenna
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