“Piano Antenne, ora i cittadini attendono dal Comune un confronto pubblico”
“Piano Antenne, ora i cittadini attendono dal Comune un confronto pubblico”
Senigallia Facciamo Eco ha presentato le proprie osservazioni
SENIGALLIA – “Abbiamo appreso che il 5 novembre scorso – si legge in una nota di Facciamo Eco – è stata avviata la fase partecipativa con l’informazione a titolo consultivo della popolazione residente e di altri soggetti pubblici e privati, circa l’insediamento urbanistico degli impianti e la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici nell’ambito del cosiddetto piano antenne che l’attuale Amministrazione Comunale Senigalliese si sta apprestando ad approvare.
“Il Comitato Senigallia Facciamo Eco, con la premura di contattare anche le altre Associazioni e in forza alla Convenzione di Aarhus, volendo partecipare in maniera attiva a questo iter amministrativo per quanto di sua competenza, ha chiesto e ottenuto la documentazione riguardante la problematica in oggetto, pubblicata dall’Amministrazione Comunale solo in forma incompleta circa 1 mese fa.
“Ciò al fine di potere esaminare la relazione tecnica della ditta EH Fields srl, incaricata dal Comune di Senigallia per effettuare uno studio condotto tra il 2023 e il 2024 in merito all’impatto EM preesistente e a quello previsionale sul nostro territorio.
“L’analisi dettagliata dei dati forniti dai tecnici incaricati si è resa necessaria dal momento che proprio su tali dati l’Amministrazione Comunale ha basato la stesura del piano antenne, fissando la data del 30 Novembre 2024 per la presentazione di eventuali osservazioni da parte dei cittadini. Nonostante l’eccessiva ristrettezza del periodo di tempo concesso dall’Amministrazione (siamo venuti in possesso della documentazione soltanto lo scorso 15 Novembre), il Comitato Senigallia Facciamo Eco ha presentato 6 osservazioni al piano antenne, chiedendo nuovamente al Sindaco, Avv. Massimo Olivetti, e alla Giunta Comunale di organizzare degli incontri pubblici per fornire alla cittadinanza un’informazione esaustiva su quanto è in atto nel nostro territorio comunale, trattandosi peraltro di una materia alquanto complessa e strettamente legata alla salute collettiva.
“In attesa di un pubblico dibattito che ci auspichiamo venga organizzato al più presto dall’attuale Amministrazione comunale con l’intento di consentire alle cittadine e ai cittadini di Senigallia di acquisire maggiore consapevolezza e di confrontarsi su un tema tanto delicato, riportiamo di seguito la prima delle 6 osservazioni presentate dal Comitato Facciamo Eco al piano antenne e avente per oggetto il reale fabbisogno di nuovi impianti, come richiesto dalle compagnia telefoniche, in aggiunta a quelli già esistenti a Senigallia, una delle città marchigiane con la maggiore copertura sia di segnale sia di rete”.
Questo l’intervento inviato al Sindaco, alla Giunta comunale, ai consiglieri comunali, all’Ufficio Ambiente da Senigallia Facciamo Eco:
“Dopo un’attenta analisi della documentazione ottenuta dall’Amministrazione comunale, il Comitato Senigallia Facciamo Eco presenta al Sindaco, alla Giunta Comunale, ai consiglieri comunali ed all’Ufficio competente le seguenti osservazioni:
REALE FABBISOGNO DELLA POPOLAZIONE
In punto di fatto:
Sviluppare il 5g in Italia, avrebbe comportato l’ammodernamento di 28.000 impianti già’ esistenti (che equivale a 62% del totale) e le compagnie telefoniche avrebbero dovuto investire 4 MILIARDI DI EURO, questo dopo averne già spesi 6 di MILIARDI di Euro per aggiudicarsi le frequenze.
La Legge ora invece permette alle compagnie stesse di pagare al Comune, sul quale vogliono installare un nuovo impianto, l’equivalente di soli 800 euro annui, permettendo loro di fatto un notevole risparmio.
Accade inoltre che spesso le compagnie stesse diano in subaffitto ad altre compagnie telefoniche l’impianto stesso, lucrando a tal fine sul diritto loro assegnato dalla Legge.
Infine è di dominio pubblico che le compagnie cerchino di accaparrarsi maggiore potenza e maggiori frequenze, rispetto al fabbisogno, facendosi una concorrenza sleale, a nocumento della salute dei cittadini.
Si consideri, inoltre, che le POSTAZIONI RADIO BASE, attualmente presenti sul nostro territorio sono oltre 50 su un totale di 43966 abitanti, con oltre 1000 antenne; sono davvero necessarie altre 25 postazioni?
In punto di diritto:
Benché le norme degli ultimi periodi abbiano innalzato a livello di “bene primario” il diritto alla connessione, tuttavia il nostro Comitato ritiene che, rispetto al diritto fondamentale alla salute, tutelato sia dall’art.32 della Costituzione, sia da norme sovraordinate alla legislazione nazionale (cioé i trattati fondativi o di funzionamento dell’Europa), non ci siano dubbi di sorta su quale sia da tutelare in primis;
per tutte queste ragioni, cortesemente
SI CHIEDE
- che le richieste delle compagnie vengano in primo luogo soddisfatte utilizzando le vecchie SRB Stazioni radio base, quale criterio prioritario.
- di chiarire quali meccanismi di difesa e di controllo, sono previsti dall’Amministrazione comunale, per scongiurare il fenomeno del subaffitto, per non aggiungere al danno alla salute, la beffa.
- Se sia stato fatto uno studio su quale sia il reale e necessario fabbisogno per i cittadini, visto l’enorme incremento di postazioni (25), avendone già un numero considerevole in tutto il territorio, (oltre 50);
- Qualora tale studio non sia presente, che venga commissionato a dei tecnici super partes.
SI CHIEDE INOLTRE
- Che venga concessa una congrua proroga per l’esame approfondito della documentazione messa a disposizione grazie all’accesso agli atti;
- Che venga aperto un tavolo di confronto con i Cittadini;
- Che durante la proroga, venga informata la cittadinanza, attraverso incontri tematici, così come previsto sia all’art.4 comma 1 lettera K, dell’approvando Regolamento, sia soprattutto in ottemperanza alla convenzione di Aarhus https://eur-lex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/?uri=celex%3A22005A0517%2801%29 secondo la quale ciascuna parte garantisce l’informazione e la partecipazione ai processi decisionali in materia di benessere ambientale.
Confidando nell’accoglimento delle osservazioni, (NOTA ), si porgono cordiali saluti
Con osservanza
Il comitato
Senigalliafacciamoeco
————————————-
Nota TAR Lombardia, Milano, Sez. II, n. 1918 del 11 agosto 2021:
…omissis…., in omaggio ai principi di imparzialità e di buon andamento (art. 97 Cost.) che devono presiedere all’esercizio dell’azione amministrativa, l’eventuale rigetto delle osservazioni, benché connotato da rilevante e ampia discrezionalità e pur non richiedendo particolari formalità, deve essere assistito da una motivazione che sia congrua rispetto agli elementi di fatto e di diritto posti alla base delle osservazioni stesse e che abbia tenuto presente il loro apporto critico e collaborativo in comparazione con gli interessi pubblici coinvolti in vista dell’adozione di soluzioni urbanistiche, oltre che legittime, anche opportune e razionali.
QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it