Il progetto del nuovo ponte Garibaldi all’attenzione del Parlamento
Il progetto del nuovo ponte Garibaldi all’attenzione del Parlamento
L’onorevole Augusto Curti ha depositato un’interrogazione in Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici
di AUGUSTO CURTI*
ROMA – Ho depositato in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici un’interrogazione urgente rivolta al Ministro Salvini per chiedere che il progetto del nuovo Ponte Garibaldi rispetti il contesto storico e architettonico della città di Senigallia, preservandone l’immagine e l’equilibrio paesaggistico, e per sollecitare un confronto pubblico capace di coinvolgere direttamente tutta la cittadinanza senigalliese, esperti e le autorità di tutela.
Come più volte sottolineato da associazioni, comitati e come chiesto da 8500 persone che hanno firmato la petizione online sulla piattaforma Charge.org sul nuovo ponte Garibaldi l’amministrazione comunale e quella regionale hanno sbagliato nel metodo e nel merito.
È innanzitutto mancata totalmente qualsiasi forma di partecipazione: la cittadinanza non ha avuto voce in capitolo in merito al progetto, non sono stati promossi tavoli di lavoro o gruppi di discussione, né tantomeno sono stati attivati strumenti partecipativi come il referendum consultivo. L’assenza di qualsiasi tipo di dibattito pubblico configura il progetto come una decisione calata dall’alto.
Inoltre, dal punto di vista del merito, il progetto prevede un ponte sopraelevato ad arco, accompagnato da rampe di accesso di dimensioni significative, inserendosi in modo dissonante nel contesto del centro storico della città: le caratteristiche strutturali e dimensionali del nuovo ponte risultano infatti fuori scala rispetto al patrimonio storico-architettonico circostante, andando a interferire su una delle quinte sceniche più belle d’Italia (portici Ercolani). Inoltre, dal punto di vista della viabilità, il progetto comporterà la chiusura al traffico di via Rossini (dal Lavatoio “Il Coppo” all’incrocio con via Montenero), non solo aggravando il congestionamento del traffico cittadino, ma soprattutto compromettendo il transito degli automezzi di soccorso.
Da mesi il Partito Democratico di Senigallia, il gruppo consiliare comunale e il consigliere regionale Maurizio Mangialardi hanno sollevato il tema nei rispettivi consessi legislativi, ottenendo dalle amministrazioni risposte totalmente insoddisfacenti.
Auspico che la conferenza dei servizi prevista per il 12 Dicembre dica NO a questo progetto, trovando soluzioni alternative per evitare alla città questo scempio. Si provveda piuttosto ad accelerare l’iter di realizzazione delle vasche di Pancaldo e Ponte Lucerta: possono essere individuate soluzioni provvisorie per il collegamento tra le due sponde, lavorando nel frattempo con rapidità a stralciare il progetto presentato da ANAS, affidandolo ad altri soggetti più adeguati per una tipologia di intervento che non può avere le caratteristiche di un ponte autostradale visto il contesto in cui è inserito.
*Deputato del Partito Democratico
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