CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

“Siamo preoccupati per la sicurezza degli studenti”

“Siamo preoccupati per la sicurezza degli studenti”

Non piace la locazione provvisoria di container ad uso scolastico nei pressi dell’area di via Capanna. I residenti sono “convinti che la soluzione scelta non sia la più adeguata a garantire il benessere dei ragazzi e quello della comunità”

SENIGALLIA – “Vogliamo far chiarezza – si legge in un intervento – in merito alle voci negative che si sono levate nei confronti di noi residenti, relative alle proteste per la locazione provvisoria di container ad uso scolastico nei pressi dell’area di via Capanna.

“La nostra opposizione non deriva da un atteggiamento egoistico o contrario all’educazione dei ragazzi, come detto da qualcuno, bensì da preoccupazioni fondate e condivise, riguardo a diverse problematiche legate a questa scelta.

“Siamo venuti a conoscenza del progetto e riteniamo che tale decisione potrebbe avere un impatto negativo sia per gli alunni che per i residenti, primo fra tutti quello della sicurezza e del traffico.

“Ci è stato detto dal Sindaco – si legge sempre nel documento – che l’accesso ufficialmente sarà a piedi da via Di Vittorio, ma noi siamo sicuri che poi tutto si sposterà inevitabilmente in via Genovesi perché percorribile con le auto. Ed essendoci circa 250 alunni con fasce di età da 14 a 18 anni, sicuramente in molti saranno quasi sempre accompagnati dai genitori aumentando notevolmente i rischi di sicurezza nella circolazione dato che la via è limitata per un doppio senso di marcia.

“Il Sindaco, a conoscenza di questa eventuale problematica di sicurezza per i ragazzi, ci ha assicurato che non potranno accedere al plesso scolastico da li. Ma siamo sicuri che verrà rispettata questa sua rassicurazione?

“Ripetiamo, la nostra principale preoccupazione – si legge sempre nell’intervento – rimane la sicurezza dei ragazzi, e siamo convinti che la soluzione scelta non sia la più adeguata a garantire il loro benessere e quello della comunità.

“È importante sottolineare che erano disponibili alternative più idonee e meno impattanti:  il parcheggio sopra il Conad, offerto gratuitamente dalla società proprietaria e situato vicino al plesso scolastico; il Seminario, che dispone di ampi spazi adatti ad accogliere tali strutture; il parcheggio lungo la nazionale lato sud, vicino al Bistrot, che avrebbe ridotto l’impatto sul nostro quartiere.

“Nonostante queste opzioni, è stata preferita una soluzione che, a nostro avviso, poteva essere presa con più confronto e non solo con prese di posizioni tra gli enti preposti Provincia/Comune/dirigenza scolastica.

“Inoltre, il Sindaco ha assicurato che i container non resteranno più di sei mesi. Tuttavia, nutriamo dubbi sulla possibilità di rispettare questa tempistica e temiamo che possa verificarsi una proroga dell’installazione, in quanto non pensiamo che in 6 mesi si riesca a mettere in sicurezza l’istituto Corinaldesi, e questa soluzione “provvisoria” diventi fissa per diversi anni scolastici.

“Ci chiediamo: 1- I genitori degli alunni che dovrebbero venire ospitati in queste aule, se così le vogliamo chiamare – a noi sembrano più cubi di latta chiamati container, sono a conoscenza di questa decisione oppure no? 2- La decisione è scesa dall’alto dicendo che era l’unica da prendere per far terminare l’anno scolastico ai ragazzi in vista degli esami del quinto? 3- La scuola poteva imporsi e valutare altre scelte? 4- C’è consapevolezza del fatto che i ragazzi si muoveranno a piedi in orario scolastico lungo via Capanna per raggiungere la sede scolastica? Via Capanna è altamente trafficata e nota per la pericolosità a pedoni e ciclisti. 5- C’è consapevolezza che l’area prescelta non è idonea a persone diversamente abili (siamo letteralmente in mezzo ad un campo) e mal raggiungibile da eventuali mezzi di soccorso e soccorritori?

“Riteniamo importante esprimere il nostro disaccordo – si legge sempre nel documento – rispetto a questa decisione, per la quale si poteva fare di più e chiedere alle autorità competenti di cercare soluzioni alternative che salvaguardino sia la sicurezza dei ragazzi sia per noi residenti”.

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

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