IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

Il presidente Bello sta preparando il Consiglio Grande ma non servirà a nulla: sul nuovo ponte la Regione ha già deciso

Il presidente Bello sta preparando il Consiglio Grande ma non servirà a nulla: sul nuovo ponte la Regione ha già deciso

SENIGALLIA – “Alla luce del dibattito e della decisione scaturita dai lavori del Consiglio comunale, tenutosi la settimana scorsa, la Presidenza sta predisponendo tutti gli atti necessari per organizzare la seduta del Consiglio Grande, attenendosi non solo al dettame statutario dell’art. 23, ma anche rispettando la volontà dell’Assise comunale, che ha deciso, all’unanimità, che venga convocato questo organismo di partecipazione”.

Lo ha dichiarato in una nota alla stampa il presidente Massimo Bello, a cui spetta, da statuto comunale, l’organizzazione dei lavori del Consiglio Grande, la modalità e la durata degli interventi, la convocazione della seduta e la gestione della sessione dei lavori, sentita la Conferenza dei Capigruppo, quale organo consultivo del Presidente del Consiglio.

Un’ottima decisione, quella del presidente Massimo Bello, anche se ormai la Regione ha preso – come ha affermato l’assessore Aguzzi – ogni decisione in merito alla realizzazione del nuovo Ponte Garibaldi.

La seduta di giovedì scorso è durata più di cinque ore, nella quale “tutti i gruppi e tutti i consiglieri hanno potuto confrontarsi e dibattere su un tema così rilevante e delicato – ha detto il Presidente Bello – per poi giungere ad una decisione condivisa, votando non solamente gli emendamenti presentati dalla maggioranza, ma convenendo tutti sul testo della delibera, così come emendata, e dimostrando come il Consiglio comunale sia attento alle questioni di interesse generale”.

“L’art. 23, a tale riguardo, è chiaro laddove, al comma 1, precisa – ha aggiunto il presidente Bello – come il Consiglio Grande sia un organismo diverso dal Consiglio comunale, che invece è un organo di governo dell’ente, ai sensi dell’ordinamento. Nel Consiglio Grande, la Giunta e i Consiglieri comunali ascoltano semplicemente proposte e orientamenti della comunità locale in ordine a questioni importanti della città, senza alcun potere deliberativo. La sovranità risolutiva appartiene solo al Consiglio comunale”.

“La seduta di giovedì scorso, tra l’altro, approvando la proposta di convocazione del Consiglio Grande, ha dato allo stesso tempo un’interpretazione autentica dell’art. 23 dello Statuto – ha precisato Bello – delineando con esattezza modalità e termini, con cui la Presidenza del Consiglio deve procedere ad organizzarne i lavori e gli interventi da parte dei soggetti, che saranno invitati a relazionare, e di coloro, che possono prenotarsi e prendere parola. E la Presidenza si atterrà a quanto stabilito dallo Statuto e dalla delibera consiliare”.

 

 

 

 

 

QS – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quisenigallia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *