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Appello di Mangialardi al sindaco Olivetti: “Ferma l’attuale progetto del nuovo Ponte Garibaldi”

Appello di Mangialardi al sindaco Olivetti: “Ferma l’attuale progetto del nuovo Ponte Garibaldi”

di MAURIZIO MANGIALARDI*

SENIGALLIA – In questi ultimi giorni sono emersi ulteriori elementi di grande preoccupazione rispetto al progetto di nuovo ponte Garibaldi, ora finalmente reso pubblico (anche se solo per alcuni stralci) sulle pagine del Corriere Adriatico.

Sono convinto che la cittadinanza senigalliese non ha ancora piena contezza delle effettive caratteristiche dell’opera, ma queste nuove immagini confermano quello che abbiamo sempre detto, fugando ogni possibile dubbio: si tratterà davvero di un obbrobrioso ponte autostradale che andrà a compromettere il sistema della viabilità e la bellezza monumentale della quinta scenica dei Portici Ercolani. Un mostro d’acciaio lungo ben 147 metri includendo le rampe che, con una vertiginosa pendenza dell’8%, alzeranno di 2,5 metri il piano stradale.

Inoltre, in un recente dibattito televisivo il Sindaco Olivetti ha affermato che l’unica scelta da prendere è se fare o non fare il ponte: sul come farlo Senigallia non ha o non avrebbe alcuna voce in capitolo. Prendere o lasciare.

L’arroganza della Giunta Acquaroli è tale da aver completamente ignorato il parere della Soprintendenza, respingendo qualsiasi contributo dalla stessa, con il pretesto che, avendo arretrato di qualche metro il ponte, non risulterebbe all’interno del perimetro di tutela e dunque di competenza.

Ora la geniale idea della Regione, essendo forse risultata palese anche ai committenti e progettisti l’insostenibilità dell’opera, è coprire l’ignominia con qualche luce e qualche spruzzata di verde qua e là, come se ciò fosse sufficiente a riparare ai danni che il ponte arrecherà alla città.

Si tratta dell’ennesima presa in giro: un tentativo disperato e maldestro di far digerire l’indigeribile, che va assolutamente respinto con forza al mittente. Quello che serve non è certo qualche led in più, ma un radicale ripensamento complessivo del progetto per renderlo rispettoso del contesto.

Voglio dunque rivolgere un ulteriore appello al Sindaco Olivetti: lo faccio non come rappresentante di un partito, ma semplicemente come soggetto di responsabilità istituzionale verso i cittadini. Sul ponte non è in atto alcuno scontro ideologico, alcuna battaglia politica. Qui si tratta solo ed esclusivamente di lottare per la dignità della nostra comunità; e proprio per difendere la nostra città lei dovrebbe essere in prima linea prescindendo da schieramenti precostituiti. Se il ponte sarà realizzato secondo il progetto ANAS, non verrà ricordato come il ponte di Acquaroli, Aguzzi, Olivetti o Babini, ma come il mostro che ha deturpato la città di Senigallia, rappresentando una ferita trasversale a qualsiasi posizione o appartenenza.

Fermatevi. Vengano incaricati progettisti con competenze adeguate rispetto alla realizzazione di ponti nel contesto di centri storici, in modo da produrre elementi di compatibilità (anche sul piano tecnologico) tra la priorità assoluta che rimane la sicurezza e il patrimonio architettonico che caratterizza Senigallia, in particolare rispetto al “triangolo monumentale” tra i Portici ercolani, il liceo classico e la fonte del Coppo. Il ponte ANAS non può e non deve essere realizzato, non ce lo possiamo permettere: sarebbe un’eredità pesantissima per il futuro della città, rispetto alla quale è necessario un supplemento di riflessione.

*Vice presidente del Consiglio regionale delle Marche

 

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