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Il Pd: “Non si può stravolgere Senigallia realizzando un ponte che nessuno vuole”

Il Pd: “Non si può stravolgere Senigallia realizzando un ponte che nessuno vuole”

di MASSIMO BAROCCI*

SENIGALLIA – Le formazioni di destra che sostengono il governo della città (e della Regione) hanno decretato la posizione che deve essere tenuta sul disgraziato ponte che vogliono costruire. E’ incomprensibile come vogliano spingersi così avanti, forzando l’opinione della stragrande maggioranza di cittadini, tecnici e associazioni nel difendere un’opera indifendibile che creerà solo problemi alla città. Ma, purtroppo, le loro ragioni sono abbastanza evidenti ormai a tutti.

Per la destra al governo della Regione, costruire un ponte, non importa di che tipo e non importa con che conseguenze per la città, rappresenta un traguardo; una delle pochissime realizzazioni che è stata fatta per le conseguenze dell’alluvione del 2022. La costruzione di un brutto e dannoso ponte sarà semplicemente qualcosa con cui presentarsi alla prossima campagna elettorale regionale.

Quindi è comprensibile che i partiti di destra abbiano emesso il classico “boia chi molla!“, tanto caro alla destra e ai regimi, come monito inequivocabile sulla posizione da tenere: “quel ponte si farà” e “non si deve tergiversare sproloquiando a destra e a manca“; per la destra il dialogo e il confronto tra amministratori e cittadini non sono altro che “sproloqui”. Non vogliono arretrare di un passo sul ponte: le firme dei cittadini, il parere degli esperti e delle associazioni non hanno alcun valore; così come potrebbe non avere valore il Consiglio Grande, accettato anche dalla maggioranza al governo, quando forse già sapeva che il progetto del ponte, come dichiarato subito dopo dall’assessore Aguzzi, era già definitivo e immodificabile.

Piscina, antenne, ponte, taglio indiscriminato degli alberi, nulla è da discutere, nulla è da dibattere per la destra; in comune, in regione, nel paese, non governa ma comanda, anzi, quando può, si vendica, consapevole di non essere in grado di ottenere i risultati delle amministrazioni che hanno governato la città prima di essa, per insensibilità, per incapacità, per disinteresse.

Ci rivolgiamo al sindaco Olivetti, nostro avversario ma persona colta e attenta, perché si spogli dell’abito del sindaco di destra per vestirsi di quello dei cittadini senigalliesi, per vedere dalla loro prospettiva, e non da quella di una destra politicamente grezza e brutale, quello che potrebbe succedere alla città con la realizzazione del nuovo ponte Garibaldi.

Una struttura alta come un palazzo di quattro piani, che sconvolgerà la scenografia dei Portici Ercolani, che farà sparire alla vista la Fonte del Coppo (Lavatoio), che convoglierà tutto il traffico dalla rotatoria dell’ospedale verso la via dei Portici Ercolani, creando un ingorgo di automezzi che causerà l’aumento dell’inquinamento, delle polveri e del rumore e la diminuzione della sicurezza e dei valori immobiliari; un ponte che costringerà il traffico da Largo Boito verso l’ospedale a percorrere un tortuoso percorso intorno ad un istituto scolastico e che, infine, non ridurrà affatto il rischio di esondazione perché la portata del fiume in quel tratto è ridotta a meno della metà rispetto ai tratti precedenti.

Si faccia garante, sindaco Olivetti, di fronte alla città, delle istanze e dei pareri contrari, delle proposte alternative e apra uno spazio di dialogo che sia utile a riconsiderare il progetto.

*Partito Democratico Senigallia

 

 

 

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