Possibile: “Il nuovo Ponte Garibaldi è brutto e non rispetta la storia di Senigallia”
SENIGALLIA – Dal Comitato Max Fanelli di Possibile di Senigallia riceviamo un intervento sul nuovo Ponte Garibaldi e sul futuro della città:
“Convocare il consiglio grande (minuscolo non a caso) per un mercoledì mattina lavorativo è una presa in giro dell’istituzione e dei cittadini.
Soprattutto se accompagnata da una serie di comunicati e dichiarazioni in cui si ribadisce che nulla potrà cambiare di quanto già deciso.
Due ore di tempo complessive assegnate a Regione e commissario, 5 minuti a testa alle associazioni che conoscono città, territorio e storia: anche questo è un segno chiaro del valore dato alla giornata.
Il Comitato Max Fanelli di Possibile Senigallia invita a mobilitarsi per contrastare una scelta superficiale, impattante e non rispettosa della storia e della cultura della città.
La sicurezza della città è importantissima, ma costruire un obbrobrio architettonico in pieno centro non risolve il problema.
Esiste Ponte 2 Giugno, esistono gli altri due ponti della statale e della ferrovia. La sicurezza della città si aumenta realizzando le vasche di espansione, promuovendo una politica rispettosa del territorio e del fiume, contrastando il consumo di suolo.
Il nuovo Ponte Garibaldi è oggettivamente brutto, fuori contesto, impattante dal punto di vista estetico e accompagnato da una viabilità che complica e devasta un quartiere già congestionato dalla presenza di scuole, stadio ed ospedale.
E qui ci preme sollevare un tema troppo poco discusso: che idea di mobilità ha questa Amministrazione comunale? Ha senso continuare a portare auto in centro storico? Vedere macchine alla continua ricerca di un parcheggio il più possibile vicino al centro è quello che vogliamo? O non è forse meglio rendere il centro un luogo accogliente, sicuro, elegante e a misura di pedoni e ciclisti?
Anche e soprattutto perché stanno facendo di tutto per impedire la partecipazione, chiediamo a tutti di mobilitarsi, di far sentire a Regione e Sindaco che la città non vuole questo ponte, che sicurezza e bellezza possono convivere, che la città ideale è senza inutili code lungo i portici e sopraelevate modello raccordo. Noi ci saremo”.
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