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Il Pd: “A Senigallia il rinnovo del patrimonio verde continua con il taglio degli alberi”

SENIGALLIA – Dal Partito Democratico di Senigallia riceviamo: “Abbiamo letto con un po’ di sorpresa e rammarico lo pseudo comunicato lanciato dal Comune di Senigallia sul proprio profilo Facebook con cui si annuncia un “entusiasmante rinnovamento del patrimonio verde”.

“Con altrettanta consapevolezza, stiamo leggendo i commenti amareggiati dei cittadini a cui, in questi anni, non è sfuggito che l’unico vero programma dedicato al verde urbano è stato attuato con potature spesso incoerenti, abbattimenti sulla cui necessità si nutrono dei dubbi e, soprattutto, senza la prevista compensazione degli individui abbattuti.

“Tutto questo in assenza di una pianificazione organica volta alla necessaria ricostituzione del patrimonio arboreo, che negli ultimi quattro anni è stato fortemente ridotto, in conseguenza dell’unico approccio proattivo dell’assessora Elena Campagnolo sul tema del verde urbano. “Una superficialità palese, che ci fa dubitare se l’assessora sia del mestiere, visto che parla di “pini marittimi” quando si tratta di pini domestici. Una superficialità dimostrata dall’assenza di documenti programmatici chiari, atti pubblici condivisi in cui si definisca in modo ufficiale il futuro del verde urbano nella nostra città.

“A Senigallia si continua a distruggere e ad abbattere in nome della sicurezza, mentre i cittadini chiedono con forza garanzia di un futuro sostenibile, di una città vivibile in cui si attuino azioni per la mitigazione del cambiamento climatico, si pensi alla salubrità dell’aria e al benessere delle persone in equilibrio con la natura.

“Le domande utili a dare garanzie ai cittadini a cui l’assessora entusiasta dovrebbe rispondere sono: quante piante sono state abbattute in 4 anni? Quanto smog in più respiriamo a causa di questi abbattimenti? Quanta CO2 è stata compensata con l’inserimento di nuovi alberi o arbusti? Dove e quante sono le nuove piante messe a dimora?

“Ci auguriamo che l’assessora risponda scientificamente, anche senza entusiasmo, a queste domande e inizi a lavorare seriamente a un progetto del verde, che sia realistico, proficuo e a lungo termine, anche a partire dai piani esistenti e condivisi di chi l’ha preceduta: di certo non sarà un lavoro così “emozionante”, come descritto dal comunicato, ma si tratta di una necessità.

“Con un approccio serio, programmatico e condiviso non mancherà il nostro contributo, il quale andrebbe visto come un’opportunità per operare al meglio per il bene comune della nostra città”.

 

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